Tu sei qui: PoliticaIncompatibilità, per Messina è l'ora della verità
Inserito da Il Mattino (admin), mercoledì 3 aprile 2002 00:00:00
Sulla ruota di Messina l'opposizione gioca e punta tutto su 4, 16, 23: sono le date degli appuntamenti del sindaco di Cava con il Tribunale. Si apre un mese particolarmente delicato per i destini di Alfredo Messina (nella foto in alto) e per la stessa città. Già domani, giovedì 4 aprile, è in gioco l'accettazione della richiesta di costituzione di parte civile di Mario Colucci nel procedimento penale per il Parco Trapanese a carico di Fiorillo, Laudato, Messina ed altri tecnici. Il 16 aprile, poi, è in programma il dibattimento del procedimento penale, giunto ormai alle ultime battute. Pare che il reato sia in prescrizione e potrebbe esserne avanzata la richiesta, ma sia Laudato che lo stesso Messina sono intenzionati ad arrivare alla sentenza.Il 23 aprile, invece, sarà la volta della discussione davanti al Tribunale elettorale dei ricorsi avanzati da An e dai diessini sull'incompatibilità di Alfredo Messina e di Alfonso Laudato (nella foto al centro). Il procedimento ha preso l'avvio dalla denuncia dei condomini del Parco Trapanese nei confronti del costruttore, per non aver realizzato le opere di urbanizzazione primaria e secondaria, e nei confronti del sindaco, degli assessori e dei tecnici comunali dell'epoca per non aver vigilato sull'ultimazione dei lavori e per aver sbloccato la fideiussione a garanzia dei lavori. Coinvolti Raffaele Fiorillo, nella qualità di assessore all'Urbanistica, Alfonso Laudato, Alfredo Messina, all'epoca responsabile dell'Ufficio Legale, oltre ai tecnici Mario Mellini ed Eugenio Tenneriello. La costituzione di parte civile prima di Teodoro Iacobucci e poi di Mario Colucci hanno reso più difficile il cammino giudiziario di Messina e potrebbero costituire la vera spina nel fianco. C'è attesa in città e tra le forze politiche per il verdetto. «La politica - afferma Franco Prisco (nella foto in basso), segretario diessino - non la si fa nelle aule dei tribunali, ne siamo convinti, ma neanche si possono sottacere irregolarità». Pasquale Pisapia, ex presidente del Consiglio comunale, osserva: «L'incompatibilità nel corso della passata legislatura fu avanzata dallo stesso Messina nei confronti di Fiorillo. Allora non se ne fece scrupolo, oggi si grida allo scandalo». «È un nostro diritto e lo facciamo valere», conclude Luigi Napoli di Alleanza Nazionale.
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