Tu sei qui: AttualitàVilla delle Rose di Cava de' Tirreni replica al sindacato autonomo Cub Sanità Salerno
Inserito da (Redazione Costa d'Amalfi), mercoledì 23 aprile 2025 16:38:05
Riceviamo e pubblichiamo la nota firmata da Villa delle Rose di Cava de' Tirreni:
"Ancora una volta il segretario del sindacato autonomo Cub Sanità Salerno, tra l'altro organizzazione non firmataria di contratto, racconta cose inesatte.
Il signor Gerardo Rosanova, nel proclamare un nuovo sciopero per il prossimo 29 aprile, sulla base di nuove altre motivazioni, mette di nuovo in evidenza un'azione ingiustificata, illegittima, strumentale, immotivata, dannosa, fine a sé stessa e tesa a distruggere l'immagine della società Villa delle Rose. Per meglio comprendere tale strategia è necessario riportare alcune precedenti vicende. Agli inizi del mese di dicembre 2024, il sindacato fece pervenire all'azienda 13 deleghe sindacali da parte di altrettanti dipendenti. Dopo pochi giorni, le deleghe si ridussero per disdetta degli stessi lavoratori fino a risultare iscritti al sindacato solo quattro dipendenti ed in particolare due Osa (una delle quali risulta in malattia dal 3 marzo fino al prossimo 13 maggio), un Oss ed un'addetta alle pulizie, quest'ultima con contratto a termine che scade il prossimo 30 maggio. Va evidenziato che il sindacalista, nella nota di proclamazione dello sciopero del prossimo 29 aprile, richiama tra il personale anche la figura professionale dell'Osss che non è assolutamente prevista tra l'organico del personale delle Rsa. Per questo motivo il richiamo è fuorviante ed incomprensibile, così come quello ad ulteriori figure come infermieri ed altro, non iscritti al sindacato, al solo intento di enfatizzare la sua protesta. Il sindacalista, nell'avviso di sciopero come già è avvenuto in passato, rappresenta circostanze non vere, forse per avvalorare la sua assurda e ingiustificata "guerra", che allo stato sembra più personale che sindacale, vista la mancata specificità delle rivendicazioni mosse. Non è vera la circostanza della piena disponibilità al dialogo.
Nel mentre gli avvocati delle parti erano e sono in contatto per un incontro tecnico, il sindacato, in spregio agli impegni assunti in prefettura e senza alcun coordinamento con il suo legale, ha proclamato dapprima lo sciopero del 15 aprile scorso, a cui non ha partecipato alcun dipendente di Villa delle Rose e poi, a distanza di un giorno, un nuovo sciopero per il prossimo 29 aprile. Altrettanta non vera la circostanza secondo cui l'azienda avrebbe ignorato le "richieste sindacali". Il sindacato, poi, invoca, ancora una volta, inconsistenti "reiterati comportamenti antisindacali rilevabili dello statuto dei lavoratori", tuttavia, però, non ha proposto alcun ricorso in tal senso dinanzi al Giudice del Lavoro del competente Tribunale. E, inoltre, che cosa si intende per sciopero generale aziendale tenuto conto che l'organizzazione sindacale ha solo quattro iscritti rispetto al totale dei dipendenti aziendali? E come può, con l'esiguo numero di suoi iscritti che rappresenta, denunciare condizioni di burn-out generalizzato, gravi disfunzioni organizzative e logistiche, carichi di lavoro insostenibili e turnazioni fuori norma, l'assenza di politiche di assunzione volte a garantire la continuità e la sicurezza dei servizi. Ma vi è di più. Il sindacato ignora, nelle sue rivendicazioni conclusive, che il Contratto nazionale di lavoro di categoria applicato non prevede la quattordicesima mensilità in quanto assorbita nella retribuzione di base.
La turnazione inoltre, così come rivendicata dal sindacato, non è voluta dalla maggioranza dei dipendenti, che nulla lamentano rispetto all'adeguamento delle retribuzioni e delle normative vigenti. L'azienda ha provveduto a informare le autorità competenti, compresa la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Nocera Inferiore, di quanto si sta verificando per determinarne la legittimità. Non vengono esclusi ulteriori ricorsi alle vie legali per tutelare l'immagine dell'azienda e dei suoi lavoratori".
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