AttualitàA Cava de' Tirreni si rinnova la tradizione: alzata la bandiera a Montecastello

Cava de' Tirreni, tradizione, bandiera, Montecastello

A Cava de' Tirreni si rinnova la tradizione: alzata la bandiera a Montecastello

Come da tradizione dei festeggiamenti in onore del Santissimo Sacramento nell'occasione della solennità dell'Ascensione, dopo 366 anni, alla presenza del vicesindaco Nunzio Senatore, è stata innalzata ieri, 30 maggio, a Cava de' Tirreni, la bandiera con i colori della Citta al castello.

Inserito da (Redazione Costa d'Amalfi), martedì 31 maggio 2022 09:21:06

Come da tradizione dei festeggiamenti in onore del Santissimo Sacramento nell'occasione della solennità dell'Ascensione, dopo 366 anni, alla presenza del vicesindaco Nunzio Senatore, è stata innalzata ieri, 30 maggio, a Cava de' Tirreni, la bandiera con i colori della Citta al castello.

Si ricorda il primo decesso nella Città di Cava per il contagio della nefasta pestilenza, che si registrò a Casa Costa di San Cesareo, nel Distretto di Metiliano, poi a Casa Vallone di Dragonea e Casa Angrisani di Sant'Arcangelo, entrambe nel Distretto del Corpo di Cava, ed il 25 Maggio 1656, giorno dell'Ascensione, a Casa Rosi, nel Casale della Santissima Annunziata, nel Distretto di Sant'Adjutore.

Il Vescovo Monsignor Lanfranchi fece annotare nei registri della Curia che solo nella Città di Cava, a causa della peste, perirono 6.300 persone, di cui: 100 sacerdoti secolari, 40 frati, 80 chierici, 12 notai ed altrettanti medici. Nella chiesa parrocchiale di San Nicola di Bari in Dupino, il 24 Giugno 1656, furono sepolte 22 persone. La prima processione Eucaristica, officiata con sole poche donne, venne svolta nell'autunno del 1656 da Don Angelo Franco, l'unico superstite dei quattro Parroci della Santissima Annunziata il quale, giunto sul terrazzo superiore del Castello di Sant'Adjutore, posizionatosi nei quattro punti cardinali, impartì la Santa Benedizione alla gente della valle.

La peste finì di propagarsi e dal dicembre dello stesso anno non si contarono più vittime. Dall'anno seguente (era il 1657) i cavesi ricordano quello spaventoso evento ed il Celestiale Miracolo Eucaristico con i Festeggiamenti in Onore del Santissimo Sacramento, detti troppo genericamente e solamente dal dopoguerra: "festa di castello", replicandola nel giorno di giovedì dell'ottava del Corpus Domini, che quest'anno 2022 ricade il 23 giugno.

Galleria Fotografica