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Tu sei qui: SezioniAttualitàCiak, si gira al Santa Maria dell'Olmo
Scritto da Il Mattino (admin), martedì 23 ottobre 2001 00:00:00
Ultimo aggiornamento martedì 23 ottobre 2001 00:00:00
Ciak si gira. Motore, azione. Tornano, dopo due anni, le cineprese al presidio metelliano degli Ospedali Riuniti delle Tre Valli. A partire dal prossimo novembre alcuni locali del presidio ospiteranno un vero e proprio set cinematografico. La notizia arriva direttamente dell'Asl Salerno 1. Nei giorni scorsi il direttore generale in persona, Raffaele Ferraioli, ha dato l'autorizzazione a poter effettuare una serie di riprese al Santa Maria dell'Olmo (nella foto). La richiesta è stata avanzata il 4 ottobre scorso da alcuni rappresentanti della Kubla Khan, una società di produzione cinematografica di Roma. A far ricadere la scelta sull'ospedale metelliano «l'ambientazione - giudicata da alcuni tecnici della società romana - logisticamente e tecnicamente idonea alle esigenze della produzione». Il film, dal titolo provvisorio «Il mare non c'è paragone», sarà, infatti, girato tra Cetara e Cava.
Le riprese
Già ieri mattina, il regista Eduardo Tartaglia ha iniziato a dirigere alcune scene nella cittadina costiera. All'ospedale di Cava, invece, le cineprese faranno la loro comparsa il prossimo 5 novembre, data in cui è fissata l'ultimazione dei lavori di ristrutturazione che interessano il «richiesto» terzo piano della struttura. Il Santa Maria dell'Olmo non è nuovo a questo tipo di esperienza. Già due anni fa alcuni locali furono, infatti, utilizzati come set cinematografico per girare alcune scene di un film che aveva come protagonista il noto cabarettista napoletano Biagio Izzo. La pellicola prodotta dalla Kubla Khan ha come protagonista Carlo Buccirosso nei panni di un pescatore - Luciano Guarracino - che, costretto da un divieto di tipo biologico a sospendere l'attività ittica, cerca di porre rimedio alla disastrosa situazione economica in cui viene a trovarsi dedicandosi alla gestione della pescheria materna. Rilevatosi anche questo tentativo vano, Luciano decide di intraprendere il traffico dei clandestini, che inizia a «traghettare» dalle coste albanesi a quelle italiane. Durante uno dei viaggi, però, incappa in una tempesta. Riesce a salvarsi, ma le sue condizioni sono disperate. Condotto al più vicino ospedale in stato comatoso, per uno strano scherzo del destino Luciano diventa oggetto di una strana lotteria televisiva: se l'uomo, «monitorato» costantemente da alcune telecamere, si sveglierà in diretta nel corso della trasmissione legata alla lotteria, vincerà una cospicua somma di denaro. Ad essere premiata anche la persona che per prima lo scuoterà dal lungo torpore. Inizia, così, la corsa di parenti e amici alla ricerca della tecnica per riportare Luciano alla vita. Il protagonista, che avverte intorno a sé tutta la cupidigia dei suoi cari, alla fine preferirà non risvegliarsi. Ad affiancare Carlo Buccirosso nel ruolo di Maria Guarracino, moglie di Luciano, l'attrice Sabrina Impacciatore.
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