Tu sei qui: Salute e BenessereCalvario al "Ruggi" di Salerno, Cristina morta a 41 anni. Polichetti chiederà un’interrogazione parlamentare
Inserito da (Redazione Costa d'Amalfi), venerdì 21 marzo 2025 08:43:41
Una tragedia evitabile, un caso che solleva indignazione e richiama l'attenzione sulla gestione delle emergenze ospedaliere. Cristina Pagliarulo, 41 anni, è morta dopo ore di sofferenza e richieste di aiuto inascoltate all'ospedale Ruggi d'Aragona di Salerno. Un calvario che si è concluso con un disperato intervento chirurgico, troppo tardi per salvarla. La sua storia non può passare sotto silenzio.
"Questa non è sanità, è barbarie. Il caso di Cristina Pagliarulo è l'ennesima dimostrazione di un sistema al collasso, dove a pagare sono sempre i pazienti": con queste parole dure e inequivocabili, Mario Polichetti, responsabile nazionale del dipartimento Sanità per l'Udc, denuncia quanto accaduto.
"Non possiamo più permettere che simili episodi accadano. È inaccettabile che una donna venga lasciata morire tra sofferenze indicibili per errori e superficialità intollerabili. Ai parlamentari dell'Udc farò presentare un'interrogazione parlamentare per accertare le responsabilità e fare luce su cosa accade realmente nel Pronto soccorso del Ruggi. Vogliamo sapere chi ha deciso di declassare il codice da rosso ad arancione, chi ha stabilito che si trattasse di calcoli invece di una grave ischemia addominale, chi ha negato l'intervento immediato che avrebbe potuto salvarla. Cristina Pagliarulo non doveva morire, e ora qualcuno deve pagare per questa vergogna. Cosa dice il manager Vincenzo D'Amato di tutto questo. Da mesi è rinchiuso nella sua "torre d'avorio" e nessuno lo rimuove dall'incarico. Non parliamo poi delle dimissioni, un sussulto d'orgoglio che aspetto da mesi".
Secondo le prime valutazioni del medico legale, Cristina Pagliarulo poteva e doveva essere salvata. "Non possiamo chiudere gli occhi di fronte a simili tragedie- conclude Polichetti -.La politica deve intervenire con decisione per garantire ai cittadini un sistema sanitario efficiente e sicuro. La vita delle persone non può essere lasciata all'approssimazione e all'indifferenza".
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