Tu sei qui: PoliticaVigili in agitazione, niente straordinario
Inserito da Il Mattino (admin), lunedì 8 luglio 2002 00:00:00
Un matrimonio difficile e che potrebbe arrivare al divorzio, quello tra l'Amministrazione Messina ed i Vigili Urbani, sempre in stato di agitazione e che minacciano uno sciopero in bianco. Nel frattempo, solo orario ordinario: dalle 8 alle 14 e dalle 15 alle 21. Questo è stato deciso nell'ultima riunione degli agenti di Polizia Municipale. A rischio, dunque, le manifestazioni in programma nel periodo estivo, che potrebbero ritrovarsi senza il supporto dei "caschi bianchi", non più disponibili ad effettuare orario di lavoro straordinario. «Nell'incontro avuto con il nuovo direttore generale, Enrico Violante - dichiara Giuseppe Formisano (nella foto), vice comandante dei Vigili Urbani - ho avuto garanzie riguardo le sacrosante rivendicazioni sindacali dei miei agenti. Sono convinto che l'Amministrazione metterà il massimo impegno per risolvere tutte le problematiche che sono alla base per il buon funzionamento del Corpo dei Vigili Urbani. Proprio a dimostrazione dell'ulteriore apertura di credito, i Vigili hanno garantito la copertura, oltre l'orario ordinario di lavoro, della "Disfida dei Trombonieri"». Sotto accusa la mancanza di risposte e di un incontro monotematico sulla situazione del Corpo, atteso da circa un anno, ma anche la gestione dei "progetti obiettivi" da parte del Comune, ritenuta non uniforme e discriminante rispetto agli altri settori comunali. «Abbiamo chiesto - dichiara Enzo Della Rocca, del Diccap - di equilibrare i sacrifici economici. Il rispetto del Patto di Stabilità deve essere condiviso da tutti allo stesso modo. Se ciò non dovesse avvenire, attiveremo la procedura legale per la salvaguardia dei nostri diritti». Il nodo della questione riguarda l'attivazione dei "progetti obiettivi" da parte dell'Amministrazione in maniera unilaterale, senza concertazione e con benefici economici posticipati al 2003. Una misura ritenuta indispensabile per far quadrare i conti e rientrare nel Patto di Stabilità. Questi gli altri punti sul tappeto: piano triennale per l'occupazione, concertazione per passare dalle 36 alle 35 ore, carichi di lavoro per l'aumento delle competenze, problemi logistici legati alla struttura di viale Marconi, diventata insufficiente. «Non è possibile - denuncia Claudio Argentino, della Cisal - che si rimandi in continuazione ogni decisione che ci riguarda, adducendo a pretesto il cambio di questo o quell'assessore e dirigente o sopraggiunte urgenze, sempre maggiori delle nostre». Questa settimana è in programma un incontro con il sindaco e con l'assessore alle Finanze per trovare un accordo.
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