Tu sei qui: PoliticaTassa sui rifiuti, arriva la stangata
Inserito da Il Mattino (admin), mercoledì 21 novembre 2001 00:00:00
Aumenti in vista per la tassa sui rifiuti solidi urbani (Tarsu) e caos nelle cartelle esattoriali per gli avvisi di liquidazioni Ici del 1998: sono le ultime novità in tema di tributi. Che la gestione dei rifiuti fosse destinata ad avere una ricaduta sulle tasche dei cittadini per l'aumento dei costi di smaltimento era risaputo, ma ad aggravare la situazione potrebbe essere la decisione del Comune di avviare già dal 2002 la riduzione dalle cartelle esattoriali dal 15 al 5 per cento della detrazione per la pulizia delle strade.
Gli scontri
In pratica, fino ad oggi, i cittadini pagavano l'85% dei costi per lo smaltimento dei rifiuti; il restante 15 era a carico del bilancio comunale, a fronte degli oneri per la pulizia delle strade. Entro il 2005 questo beneficio dovrà essere sostanzialmente ridotto, fino ad arrivare all'azzeramento. Nell'ultima Commissione Bilancio è stata formalizzata la richiesta di abbassare al minimo questa aliquota a partire dal 2002. Così le casse comunali potranno beneficiare del maggior gettito derivante dall'aumento della tassa di circa un miliardo e 100 milioni di lire.Inevitabile lo scontro tra i consiglieri di maggioranza ed opposizione in Commissione. Il presidente, Giovanni Campanile, appoggiato da Antonio Ventrello e Umberto Ferrigno, tutti di Forza Italia, si è dichiarato d'accordo con l'auspicio che aumenti la raccolta differenziata e contestualmente la lotta all'evasione. «È una decisione che deriva dal fatto che, per legge, il costo di gestione dei rifiuti dovrà essere a totale carico dei contribuenti - spiega Campanile - Per evitare un brusco impatto, si è deciso, quindi, di dilazionare, dal prossimo anno prima al 10, poi al 5 per cento, per arrivare gradatamente all'azzeramento». Dello stesso parere anche il capogruppo del Cdu, Alfonso Laudato (nella foto al centro), perché la raccolta differenziata ha subito, negli ultimi mesi un crollo verticale. Si sono astenuti, invece, Luigi Napoli di An e Lucio Bisogno del Ccd, per avere modo di approfondire la problematica e relazionare, poi, in Consiglio comunale. Contraria l'opposizione di centrosinistra. «Se questo è un obbligo dal 2005 - contesta Enzo Passa (foto in basso) dello Sdi - perché tartassare i cittadini già dal 2002? La Giunta Messina, invece di chiedere ancora sacrifici, farebbe meglio a pensare come aumentare la raccolta differenziata, che, dal cambio di amministrazione, è stata completamente trascurata, tanto da essere diminuita del 50%». L'altra questione riguarda gli avvisi di liquidazione Ici per il '98. Nelle case dei cavesi stanno arrivando richieste di verifica di pagamento dell'imposta comunale sugli immobili, con aliquote che non corrispondono a quelle effettivamente da pagare. E rinfocolano le polemiche. Non solo, denunciano i contribuenti, vengono contestate cartelle con aliquote sbagliate, ma a tutto ciò si aggiunge il disagio di fare la solita fila davanti agli sportelli comunali per documentare non solo il pagamento, ma anche la corretta aliquota applicata.
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