Tu sei qui: PoliticaLa scure di ‘Polis' su Berlusconi e Messina
Inserito da Mariarosaria Della Monica (admin), venerdì 24 settembre 2004 00:00:00
Dopo tanto penare, sembra che la tanto reclamata verifica e la nascita di un "Messina-tris" (e non bis) debba avere il suo varo al più presto. Ne parliamo con il leader di "Polis", Enzo Gallo: «Prima di addentrarmi in un'analisi su questa telenovela, per la verità da produrre a bassi costi, sulla pantomima politica cittadina, desidero innanzitutto esprimere personalmente, ed a nome di tutti i nostri Associati, che sono per lo più giovani, la nostra più profonda rabbia per quello che avviene e che sta avvenendo in queste ore a livello governativo, che penalizza sempre di più il nostro Sud ed i nostri giovani. Voglio ricordare, a chi non ne fosse informato (e pensassero a queste cose gli pseudo-politici cavesi), che proprio l'altro giorno il Ministro Maroni, per conto di questo Governo, dalle scelte scellerate, ha dichiarato che dal 6 ottobre coloro i quali hanno raggiunto i limiti di età pensionistica, restando in servizio, vedranno aumentare la propria busta paga del 50% degli emolumenti, e che i datori di lavoro non potranno opporsi alla loro permanenza in servizio. Ora, io mi chiedo quale massima contraddizione in termini è mai stata più evidente di questo atto governativo. Ricordo a me stesso ed agli altri che il Cavaliere Silvio Berlusconi, prima e dopo il suo insediamento, parlava di creare scuole di formazione altamente specializzate per i giovani, al passo con i tecnicismi moderni, per poter incentivare la produttività e quindi l'occupazione. Alla stregua di questa legge, invece, si lasciano in servizio coloro i quali, anche essendo stati ottimi professionisti e non, nel loro campo lavorativo, non hanno alcuna dimistichezza, a mio modesto parere, con quelle che sono le moderne innovazioni tecnologiche. Ecco il perché della nostra rabbia, perché ci rendiamo conto che i giovani sono stati, ancora una volta, mortificati e penalizzati nelle loro aspettative lavorative. E, soprattutto, i giovani del nostro martoriato Sud. Il peggio arriverà con il federalismo, ma noi abbiamo individuato, da questo punto di vista, quei pochi uomini e partiti politici che possano affrontare questa ormai realtà non facendo ulteriormente danneggiare il Meridione. Ma se ci si può salvare in qualche modo dalle prese di posizioni politiche centrali, sarà difficile farlo dal tentativo, ormai divenuto realtà, della distruzione di ogni aspettativa lavorativa dei nostri giovani in ambito locale, per la scellerata conduzione di un'Amministrazione Comunale che tale non è. Per tornare alla domanda, in riferimento alla pantomima politica, mi sembra in quest'ultimo mese di essermi espresso più volte e di aver smascherato ogni tentativo di false divisioni (Petrillo-Messina). Tant'è che Petrillo un giorno parla da capo di Forza Italia, contraddicendosi per quello da lui precedentemente dichiarato, ed oggi si appresta a ricevere l'incarico di sottogoverno, ben remunerato, nel Consiglio di Amministrazione del Cstp, frutto di un accordo tra un Sindaco, Messina, di centro-destra ed un Consiglio di Amministrazione di centro-sinistra. E parlano di politica, questi signori. La realtà è che, in qualche modo, faranno quadrare il cerchio dividendo potere, alternando Assessori con altri incarichi di sottogoverno per gli uscenti e tirando a campare avanti. Questo per quanto attiene Forza Italia. Alleanza Nazionale chiederà il Vice-Sindacato, qualche altro incarico e credo che si preparerà poi, dall'interno, a tentare di prendere le distanze da questa Giunta, preoccupandosi, forse, per la prima volta, di arrivare ad uno scioglimento anticipato del Consiglio, non per il bene della città, ma per limitare gli eventuali danni elettorali alle prossime Regionali. Degli altri partiti della coalizione non parlo. Sull'opposizione, per il rispetto e la stima personale che nutro nei confronti del Segretario Provinciale Achille Mughini, e solo per questo, preferisco tacere. Voglio però non tacere, e mai lo farò, con i cittadini, dicendo loro che noi continueremo a lottare, che i nostri progetti sono pronti e che Cava dovrà, purtroppo, riprendere da zero, ma lo farà e non sarà più la città ridotta al declino attuale, ove è impossibile anche morire, considerati i costi di un loculo e la rapidità di pagamento richiesta per gli stessi».
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