Tu sei qui: PoliticaFrane a Cava de' Tirreni e nel Salernitano, Trezza (Potere al Popolo): «Serve piano di messa in sicurezza del territorio»
Inserito da (redazioneip), giovedì 11 febbraio 2021 08:45:59
«A Cava de' Tirreni stanotte i soccorsi impegnati al Contrapone per tentare di liberare la strada dai detriti fangosi, dalla scorsa notte in località Breccelle (frazione Sant'Anna) gravi disagi sia su Via Diego Pisapia che su Via Di Domenico con almeno una decina di nuclei familiari isolati. Frana la roccia e invade la carreggiata sulla Salerno-Avellino, sulla ss 163 in costiera amalfitana tra Amalfi e Conca dei Marini, sulla ss 18 tra Vietri e Salerno. La SP 75 tra Cava e Vietri resta chiusa. A Ravello danni pesantissimi in località Casa Rossa. Scene impressionanti anche a Pellezzano.
Sono le parole, affidate ad una nota pubblicata sui social, di Davide Trezza di Potere al Popolo, che interviene sulle frane verificatesi nel Salernitano nel corso della recente allerta meteo Arancione.
«La corsa all'emergenza è finita. Non è più possibile. - spiega Trezza - La necessità resta un piano di messa in sicurezza del territorio. Chi ci sta con noi a condurre questa battaglia politica? Cosa fanno i partiti oggi in Parlamento? Come gestiranno le risorse del Recovery Fund? La nota diramata dal Consiglio Nazionale dei Geologi ci consegna un'amara verità, al di là di tante belle parole, sulle risorse del Recovery Fund: " [...] dei 15 miliardi previsti per la tutela del territorio e della risorsa idrica, appena 3,61 miliardi sono riservati agli interventi sul dissesto idrogeologico, di cui 3,36 Mld sono risorse già stanziate nel 2019 con il Piano nazionale per la mitigazione del rischio idrogeologico, il ripristino e la tutela della risorsa ambientale e soltanto 250 milioni sono nuove risorse, dunque una nullità se si pensa alle oltre 620.000 frane censite dall'Inventario dei fenomeni franosi in Italia nel territorio italiano, per un costo stimato di oltre 65 Miliardi". "Una nullità" si dice, giustamente. Un guaio dico io. Condannarci a vivere con la paura di una montagna che viene giù.
Bene ha fatto il Comune di Cava a chiedere lo stato di calamità naturale ma temo che non basti. E non basterà nemmeno il curriculum di Mario Draghi nel quale oggi in tanti - troppi - ripongono le proprie speranze. Serve la politica, servono le scelte giuste. Quelle di cui fino ad ora non c'è traccia», conclude Trezza.
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