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Tu sei qui: SezioniCronacaSe.T.A., ad ottobre l'udienza preliminare
Scritto da Il Mattino (admin), mercoledì 17 luglio 2002 00:00:00
Ultimo aggiornamento mercoledì 17 luglio 2002 00:00:00
Si chiariscono i contorni della vicenda Se.T.A.: la richiesta di rinvio a giudizio, firmata dal pm Filippo Spiezia in concomitanza con l'avviso di chiusura delle indagini, per l'ex sindaco Raffaele Fiorillo, l'allora assessore al Bilancio, Roberto Caliendo, ed il presidente della società mista, Eduardo D'Amico, è stata notificata solo in queste ore a Palazzo di Città. Lunedì l'attuale Amministrazione comunale ha ricevuto copia del provvedimento deciso dal sostituto procuratore Spiezia, che è titolare della lunga inchiesta sulla società mista. Si tratta di un passaggio formale, dovuto nei confronti dell'attuale Giunta, che potrebbe decidere di costituirsi parte civile nel futuro procedimento giudiziario a carico dei tre indagati. Al momento, tutto resta ancora relegato al campo delle ipotesi. Sarà, infatti, il Gup a decidere se accettare o meno la richiesta presentata dal sostituto procuratore Spiezia, dando il via, così, all'eventuale processo. La fissazione dell'udienza preliminare è prevista per il prossimo mese di ottobre. I tempi si preannunciano lunghi e senza nuovi scossoni per la posizione di Fiorillo (nella foto), Caliendo e D'Amico. Anche questo spiegherebbe lo stretto riserbo degli avvocati di parte - Patrizia Macario, Agostino De Caro e Fioravante Ronca - che in questa fase dell'inchiesta attendono come nuovo sviluppo la notifica della data per l'udienza preliminare. Cammino diverso per i tre revisori dei conti, finiti nel registro degli indagati per una presunta firma apposta sul provvedimento di vendita delle azioni Se.T.A. ai Comuni partners della società a capitale misto. Dopo l'avviso di chiusura delle indagini e gli interrogatori, il pm Spiezia ha optato per una richiesta di archiviazione nei confronti del ragioniere cavese Giovanni Campanile, componente dell'allora collegio della Se.T.A. (difeso dagli avvocati Maurizio Mastrogiovanni e Marco Salerno), e per il napoletano Francesco Serao. Stralciata, infine, la posizione degli altri quattro assessori, iscritti nell'ottobre di due anni fa nel registro degli indagati: si tratta dell'ex assessore Alfredo Venosi, all'epoca dei fatti vicesindaco, dell'allora assessore ai Lavori Pubblici, Alfonso Lambiase, dell'ex assessore all'Urbanistica ed alla Cultura, Flora Calvanese, e di Francesco Santoro, anche lui assessore nella Giunta Fiorillo.
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