Tu sei qui: Politica"Un anno nel segno della legalità"
Inserito da (admin), lunedì 14 luglio 2008 00:00:00
Gravagnuolo con i suoi assessori e consiglieri comunali ha incontrato la città. Lo ha fatto venerdì sera in un'Aula Consiliare gremitissima. Accanto alle autorità religiose, militari ed alle istituzioni nazionali, regionali e provinciali (il parterre era particolarmente ricco: Mons. Orazio Soricelli, l'Abate Benedetto Chianetta, gli on. Edmondo Cirielli ed Antonio Cuomo, il vice-presidente della Giunta regionale, Antonio Valiante, i consiglieri regionali Arena, Mucciolo, Gianfranco Valiante, l'assessore provinciale Franco Alfieri ed il consigliere provinciale Pasquale D'Acunzi) tantissima gente. Quella stessa che due anni fa, con il suo ampio consenso, diede fiducia a Gravagnuolo. Moltissimi di questi erano fissi davanti ai maxischermi ed al sito internet del Comune. In tutte le case è risuonata la voce del sindaco, che via etere ha dialogato con i suoi cittadini, esprimendo speranze, delusioni, soprattutto la volontà di mantenere fede agli impegni assunti.
Gravagnuolo ha ripercorso i vari momenti dell'attività del 2° anno attraverso le 10 qualità per le quali i singoli assessori hanno messo a punto una serie di attività e di progetti. Un cammino tra ombre e luci, ma nel segno di un impegno continuo e rispondente alle esigenze della città. Il sindaco ha sottolineato il suo dialogare con il Governo nazionale, regionale e provinciale: «Siamo profondamente rispettosi delle istituzioni, ma anche difensori della nostra autonomia e del patrimonio di idee e di risorse umane e sociali». Poi la panoramica sulle iniziative, alcune delle quali con nodi forti da sciogliere. Liberalizzazione del commercio, esternalizzazione del servizio cimiteriale, della Tosap e della pubblicità, recupero del turismo, difesa dell'Azienda di Soggiorno a rischio cancellazione, la raccolta differenziata, il rafforzamento delle attrezzature sportive, la difesa del posto di lavoro per gli operai della Cartiera Tirreno (presenti all'incontro): sono i momenti snodanti di un cammino che l'Amministrazione Gravagnuolo ha affrontato.
«Lavoreremo per migliorare, per cogliere il vero senso dei problemi ed insieme con tutti troveremo le soluzioni idonee», annuncia il sindaco. Ma è sul problema degli abbattimenti che Gravagnuolo non indietreggia, non viene meno a quanto lo ha guidato in questi mesi e riafferma il principio della legalità. «Abbiamo il dovere come istituzione di garantire il rispetto del diritto, di recuperare la legalità - sostiene - Stanno tentando di fermarci, ma noi non arretreremo. Stiamo lavorando per comprendere fino in fondo le voci che abbiamo colto in alcune proteste, le collusioni interne. Noi non ci lasceremo intimidire, certamente non permetteremo che a Cava trionfino l'antistato e l'illegalità. Né le bombe, né le minacce ci fermeranno. Abbiamo fatto il nostro dovere, a differenza di quanti minacciano di adire la Procura. Come sindaco ho già informato la Procura sulle voci ed ho denunciato il clima che potrebbe crearsi in città».
Il tono è stato chiaro, la gente lo ha compreso ed un lungo applauso ha sottolineato la fermezza del sindaco e la volontà della riaffermazione dello Stato e della legalità. Gravagnuolo, prima di concludere, ha voluto sottolineare come il secondo anno di governo dell'Amministrazione, oltre alla visione strategica, partecipazione, trasparenza, concretezza, solidarietà, rigore morale, è stato l'anno delle legalità. Non solo sul piano degli abusi edilizi, ma sulla sicurezza. «Ha costituito il fiore all'occhiello della nostra Amministrazione - continua il sindaco, che sottolinea la presenza dell'ex assessore Senatore al suo fianco - anche se per motivi giornalistici sui temi della sicurezza si è stati interessati da notizie più sensazionali. La lotta al bullismo, il potenziamento dei servizi serali, l'istituzione del poliziotto di quartiere, interventi per combattere i fenomeni dello spaccio e consumo della droga, hanno rappresentato la nostra costante azione in un lavoro sinergico con le Forze dell'Ordine». Un lungo applauso ha concluso la fatica di Gravagnuolo. Abbracci, strette di mano e da domani già al lavoro.
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