Tu sei qui: Politica«Mai così tanti soldi per la scuola», ministro Bianchi annuncia interventi su plessi esistenti e più asili nido
Inserito da (Redazione Costa d'Amalfi), mercoledì 27 ottobre 2021 09:19:40
«Non ci sono mai stati tanti soldi per la scuola. Con due obiettivi principali: il primo investire sugli ambienti scolastici, metterli in sicurezza ma anche modificarli per una didattica più partecipata, con più laboratori, con aule in grado di adattarsi a diverse esigenze. Il secondo, permettere ai ragazzi di tutto il Paese di avere le stesse opportunità per combattere la dispersione che colpisce soprattutto il Sud. Questo vuol dire ad esempio aumentare i nidi». Sono questi gli obbiettivi del ministro dell'istruzione, Patrizio Bianchi, che, in un'intervista a "Repubblica", ha aggiornato sugli obbiettivi futuri per il mondo della scuola.
Sulla Dad, Bianchi aggiunge: «Con la pandemia abbiamo scoperto che quel digitale era una zattera, a cui ci siamo aggrappati per non affondare, per mantenere un contatto fra la scuola e i suoi studenti. Ma non era il futuro. Ora c'è un rifiuto totale, ma faccio due riflessioni: i ragazzi vivono sempre connessi e con un pc, sanno fare cose importanti, ma dobbiamo dare loro la capacità critica di capirne il senso; e poi la scuola non può essere più il luogo dove apprendi le nozioni, perché le informazioni ormai sono ovunque, ma quello dove impari a distinguerle. Per fare questo anche noi adulti dobbiamo crescere».
Interpellato su come si spenderanno i 17,59 miliardi nel Pnrr, Bianchi risponde: «Partiamo dagli spazi, nuove scuole e riqualificazione di quelle esistenti. Le faranno i Comuni e le Province con il supporto di Cassa depositi e prestiti e Agenzia per la coesione. Abbiamo l'occasione di superare il concetto di aule, corridoi lunghissimi e porte chiuse per puntare su laboratori, palestre e mense. A novembre partono i bandi per i primi 5 miliardi».
Parlando della scuola del futuro, Bianchi afferma: «Ci saranno più asili nido, per permettere a tutti i bimbi di avere le stesse opportunità già prima della scuola primaria».
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