Tu sei qui: PoliticaIrpef, Imu e Tares, batosta "natalizia" per i cittadini cavesi
Inserito da (admin), venerdì 29 novembre 2013 00:00:00
In arrivo la stangata di fine anno per i cittadini cavesi. È quanto emerso dalla prima tranche della seduta di Consiglio comunale tenutasi ieri mattina, giovedì 28 novembre, nel corso della quale sono stati approvati tutti gli allegati relativi al Bilancio di previsione 2013, tra cui c’erano appunto le modifiche alle aliquote dell’addizionale Irpef ed Imu e l’approvazione del piano tariffario per la Tares sempre per il 2013.
A fare un’introduzione generale agli argomenti che interessano concretamente le tasche dei cavesi è stato il sindaco Marco Galdi. «Purtroppo stiamo attraversando un momento drammatico, nel quale lo Stato centrale finge di non aumentare le tasse, ma allo stesso tempo diminuisce i trasferimenti agli Enti locali, costringendoli ad aumentare le tasse locali. Per continuare a sostenere quantomeno le spese obbligatorie, c’è la necessità di mantenere un livello di pressione fiscale significativo. L’unica cosa che possiamo fare in questo momento è garantire l’equità, privilegiando le fasce più deboli».
Nello specifico, per quanto riguarda l’addizionale Irpef, per dare applicazione al principio di progressività delle imposte, l’Ente metelliano ha previsto 5 aliquote per altrettanti scaglioni di reddito: fino a 15mila euro, l’aliquota sarà dello 0,4%, che rappresenta il minimo previsto dalle normative vigenti. Sulla fascia di reddito che va dai 15mila ai 28mila euro, invece, sarà applicata un’aliquota dello 0,5%. Tra i 28mila ed i 55mila euro l’aliquota sarà dello 0.65%, mentre tra i 55mila ed i 75mila si pagherà lo 0.75%. Una percentuale pari allo 0,8% sarà infine pplicata per i redditi che superano i 75mila euro.
Successivamente il parlamentino è passato all’approvazione delle aliquote e delle detrazioni relative all’Imu per l’anno 2013. Se per la prima casa non si pagherà nulla come deciso dal Governo centrale, per le seconde case invece l’aliquota sarà dell’1,06%. Stessa aliquota è stabilita anche per gli alloggi non abitati per i quali non risultano registrati contratti di locazione da almeno 2 anni. Per immobili adibiti a strutture ricettive extraalberghiere, invece, l’aliquota è dello 0,76%, mentre allo 0,45% si assesta quella per alloggi appartenenti alle cooperative edilizie e per le case attribuite dagli istituti autonomi di case popolari o dagli enti di edilizia residenziale pubblica.
Situazione più complessa, invece, per quanto riguarda l’applicazione della Tares per l’anno 2013. Anche in questo caso, comunque, brutte notizie per i cittadini cavesi. «Nonostante i costi del servizio siano diminuiti - ha spiegato Galdi - purtroppo ci ritroviamo a dover sommare al costo finale anche altre voci che in passato non rientravano nella tassa sui rifiuti, come ad esempio l’Iva. Quest’anno, infatti, il costo finale rispetto allo scorso anno è aumentato di oltre 1 milione di euro». La batosta vera e propria per i cittadini saranno i 30 centesimi a metro quadro che si pagheranno nel conguaglio che arriverà a metà dicembre, il cui ricavato andrà a finire nelle casse dello Stato.
A dare battaglia sulla Tares è stato soprattutto l’ex sindaco Luigi Gravagnuolo: «Questa è un’Amministrazione tutta tasse e niente futuro. Dal momento che la legge non ci obbligava a passare alla Tares, potevamo benissimo continuare ad adottare la Tarsu, senza aggiungere questo aggravio di spese per i cittadini».
Forza Italia torna in maggioranza, Città Democratica scende in piazza
Dopo la prima parte andata in scena ieri mattina, alle 13 di oggi si torna in aula per il secondo atto del Consiglio comunale. In esame l’approvazione del Bilancio di previsione 2013, slittata di 24 ore dal momento che sono stati ritenuti fondati i rilievi procedurali sollevati dal consigliere Luigi Gravagnuolo e riguardanti l’iter seguito per l’approdo in Consiglio del Bilancio preventivo.
Ieri mattina, intanto, i lavori del parlamentino cittadino sono stati aperti dal ritorno tra gli scranni consiliari di Germano Baldi, dopo la revoca di ogni misura cautelare nei suoi confronti, il quale, tra le lacrime, ha ringraziato la magistratura per l’operato svolto ed il Consiglio comunale per la solidarietà dimostratagli.
Successivamente la discussione si è spostata su temi di natura prettamente politica. Infatti, è stato ufficializzato il passaggio di Gerardo Baldi dal gruppo consiliare di Forza Italia a quello di “Responsabili per Cava”. Il sindaco Galdi, oltre ad esprimere viva soddisfazione per la scelta di Baldi, si è soffermato anche a commentare le ultime vicende politiche che hanno portato all’ennesimo rimpasto in Giunta. «Abbiamo optato per un esecutivo ristretto per lasciare una porta aperta anche a Forza Italia, verso cui abbiamo fatto una considerevole apertura per ricomporre la squadra che ci vide trionfare nel 2010, dopo aver recuperato già FdI».
È fatta, dunque, per il ritorno in maggioranza di Forza Italia, che con i suoi 3 consiglieri oggi dirà “sì” al Bilancio, mentre la prossima settimana dovrebbero tornare in Giunta gli assessori uscenti Fortunato Palumbo e Vincenzo Passa (anche se sul nome di quest’ultimo ci sarebbero alcuni veti). «Cava de’Tirreni - ha commentato il commissario cittadino di Forza Italia, Gigi Casciello - deve essere un laboratorio politico per far ritrovare l’unità al centrodestra. Grazie alla disponibilità di Mara Carfagna, garantiremo il nostro sostegno all’Amministrazione Galdi per portare a compimento il documento programmatico sottoscritto ad aprile». Durissimo il commento in merito da parte del consigliere comunale del Pd, Vincenzo Servalli: «Questa Giunta non è all’altezza di far fronte ai tanti problemi della città, per questo ci auguriamo che duri il meno possibile».
Ad anticipare il Consiglio comunale di ieri, infine, c’è stata la manifestazione indetta da “Città Democratica” in Piazza Abbro per chiedere ai consiglieri di “fare l’unico possibile, responsabile atto di amore per la città: votare contro il Bilancio e garantire il ritorno alle urne nella prossima primavera”. «Siamo qui per manifestare la nostra indignazione per lo stato in cui versa la città, perché chi ci amministra è concentrato esclusivamente nella spartenza delle poltrone», ha tuonato Gravagnuolo.
Valentino Di Domenico - Metropolis
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