PoliticaDissesto Idrogeologico, FdI: «Cava de’ Tirreni ostaggio delle frane e dell’inettitudine dell’amministrazione comunale»

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Dissesto Idrogeologico, FdI: «Cava de’ Tirreni ostaggio delle frane e dell’inettitudine dell’amministrazione comunale»

«Dall’Amministrazione comunale fino ad ora abbiamo avuto soltanto promesse. Dobbiamo attendere forse una fatalità affinché le cose cambino?», ha detto il consigliere comunale di Fratelli d’Italia, Italo Cirielli

Inserito da (PNo Editorial Board), venerdì 16 dicembre 2022 08:38:57

«Nemo propheta in patria. Pochi giorni fa sono stato sbeffeggiato da alcuni adepti dell'Amministrazione comunale di Cava de' Tirreni a guida PD in seguito a mie dichiarazioni. Sono stato tacciato di invocare l'Apocalisse quando ho esposto la mia decisione di presentare un'interrogazione per capire quali sopralluoghi siano stati fatti di recente nelle aree della città dove maggiormente è avvertito il pericolo di frane».

Sono le parole del consigliere comunale di Fratelli d'Italia, Italo Cirielli, a poche ore dagli smottamenti che si sono susseguiti a Cava de' Tirreni con le piogge di questi giorni.

Cirielli continua nelle sue riflessioni: «Purtroppo a pochi giorni di distanza dallo smottamento in via Rotolo, i fatti mi hanno dato ragione. Altri due episodi franosi hanno interessato diverse zone della città: a via Trara Genoino e a via Orilia, qui per la seconda volta in poco più di una settimana».

«È chiaro ed evidente che il territorio cavese è estremamente fragile e che nonostante l'attento monitoraggio delle aree critiche, come è stato asserito, le criticità permangono irrisolte. Evidentemente questo monitoraggio non è adeguato e non sa rispondere alle sacrosante richieste di sicurezza dei cavesi che vivono ad ogni temporale - e non bomba d'acqua di eccezionale portata - la paura di frane e smottamenti che minacciano abitazioni e strade».

«La messa in sicurezza del territorio è prioritaria - conclude il consigliere Cirielli -. Dall'Amministrazione comunale fino ad ora abbiamo avuto soltanto promesse. Dobbiamo attendere forse una fatalità affinché le cose cambino? Non ritengo che sia il caso di sfidare oltre la sorte sulla base della filosofia del "tiriamo a campare" tanto cara ai nostri amministratori cittadini, quanto piuttosto attivarsi e fare scelte chiare e precise in tema di prevenzione e messa in sicurezza del territorio dal rischio idrogeologico».

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