Tu sei qui: PoliticaCrisi al Comune, il Ccd vacilla
Inserito da Il Salernitano (admin), martedì 10 dicembre 2002 00:00:00
Continua serrato il confronto politico tra gli esponenti del Centro Cristiano Democratico ed il sindaco Alfredo Messina (nella foto). Dunque, la crisi, lungi dall'essere terminata, continua ed assume toni di dibattito sempre più accesi. Il dissenso degli "uomini della vela" rispetto alle ultime scelte operate dal primo cittadino risulta ancora alto. Nella tarda serata di ieri era previsto un tavolo di trattative, i cui risultati si conosceranno solo nella giornata odierna. Un vertice che potrebbe aver messo la parola fine alla crisi, anche se si tratterebbe più che altro di una tregua armata. Nelle giornate scorse le voci si sono susseguite frenetiche. Messina ha lanciato un ultimatum agli assessori del Ccd che, attualmente, respingono le nuove deleghe e restano sull'Aventino. Voci insistenti hanno ribadito l'invio, da parte del sindaco, di una lettera indirizzata al presidente del Consiglio comunale, Giovanni Baldi (nella foto), ed agli assessori del Ccd, nella quale Messina avrebbe minacciato di revocare le nomine a Fabio Armenante, assessore alla Città Sicura, Bruno D'Elia, assessore al Turismo, Spettacolo e Tradizioni popolari, e Carmine Salsano, assessore ai Rapporti con le Istituzioni ed alle Risorse Comunitarie. Intanto, i nuovi "peones" hanno ribadito la loro posizione: «E' un fatto politico, non personale. Il gruppo è coeso e vogliamo la visibilità politica che ci spetta, senza essere declassati». Smentite, quindi, le voci di una spaccatura tra D'Elia ed i colleghi di partito. L'ex assessore allo Sport, infatti, non ha apposto la sua firma sotto le nuove deleghe. Una mossa non c'è stata anche perché, hanno avvisato i vertici provinciali, una fuga di Bruno D'Elia (nella foto) l'avrebbe posto in una condizione di uscita dal partito mediante sospensione e deferimento agli organi disciplinari. Comunque, va rimarcato come il fronte dei dissidenti, anche a livello consiliare, sia caratterizzato da posizioni diverse: c'è chi vuole dare un freno al braccio di ferro e chi, invece, è pronto a continuare la battaglia. Una sola cosa, al momento, resta certa: il "giocattolo" amministrativo nelle mani di Messina sembra essersi irrimediabilmente rotto, anche perché un eventuale rientro della crisi significherebbe, comunque, per il sindaco non avere più nel Ccd un alleato fedelissimo. I rapporti politici rimarranno solo per tenere saldo quel che resta di un'Amministrazione in crisi, non solo politica, ma anche d'identità. Gli equilibri, a questo punto, andranno mantenuti di volta in volta.
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