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Politica

Consiglio deserto, già vacilla il ‘Messina bis'

Inserito da (admin), venerdì 10 dicembre 2004 00:00:00

Seduta consiliare non valida per mancanza di numero legale. Resa dei conti nei partiti del centrodestra dopo la firma dell'accordo. Messina avverte la gravità del momento ed invita i responsabili dei partiti a risolvere i contrasti. L'opposizione denuncia il fallimento del "Messina bis". Parte dei consiglieri di Forza Italia, dell'Udc e di An presentano il conto ai segretari politici, ai capigruppo ed al sindaco dopo la formazione della nuova Giunta. I malumori e le fibrillazioni dei giorni scorsi sono esplosi ieri. Disertato il Consiglio comunale. Assenze vistose nella maggioranza: Fi, 5 su 11; An, 4 su 6; Udc, 2 su 4. In totale, 10 su 22. «È solo una questione di ritardo», si tenta di minimizzare nella maggioranza. Intanto, Messina è su tutte le furie, vede crollare le speranze di poter avviare tranquillamente il suo governo. «Lo scotto che la coalizione - dice il sindaco - paga in immagine nella città è grave. Avevo avvertito già nei giorni scorsi sia Cuomo che Cirielli che era necessario maggiore coesione e soprattutto un raccordo forte tra i partiti ed i gruppi consiliari. Il rischio che stiamo correndo è di avviarci a vivere un periodo politico-amministrativo più tormentato del precedente». Il sindaco non è disposto più a tollerare colpi di testa o tradimenti. Ma nei partiti del centrodestra i problemi esistono e sono di difficile soluzione. In Forza Italia lo scontro tra le due anime è in piedi. La nomina del capogruppo, il congresso cittadino, le deleghe e la nomina del vertice della Metelliana Parcheggi, dell'Asi, della Comunità montana, sono i nodi che bisogna sciogliere. In An, il partito dei contrari all'ingresso in Giunta non molla. Una situazione aggravata dalle scelte operate, sulle quali non tutti sono d'accordo. Domani, intanto, pare che Marco Galdi dovrebbe spiegare la sua posizione, fino ad oggi critica su tutta l'operazione portata a termine. Nell'Udc la soluzione della crisi non ha convinto tutti, e soprattutto l'omologazione del partito al resto della coalizione. L'opposizione, intanto, spinge e chiede che si ritorni al voto: anche il "Messina bis" è fallito. «Con quelle premesse - afferma Pasquale Pisapia - un accordo senza prospettive politiche, ma solo su di una ridistribuzione degli incarichi e degli assessorati, non poteva andare molto lontano. Si è fermato già prima di partire. Ssarebbe molto più serio restituire la parola agli elettori». Franco Musumeci: «Una città mortificata». Enzo Passa: «Da tempo stiamo affermando che non esiste maggioranza. La crisi della città è evidente e non si riescono ad offrire soluzioni adeguate». Antonio Armenante: «Aumenta sempre più lo stato di insofferenza della città rispetto al progetto del centrodestra».

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