CronacaLa battaglia per il cittadino

La battaglia per il cittadino

Inserito da Lello Pisapia (admin), lunedì 9 ottobre 2000 00:00:00

Dai rapporti con le banche alla tormentata "questione acqua"; dalla tutela della salute pubblica alla battaglia contro le assicurazioni: spazia davvero in campi molto vasti ed eterogenei l'instancabile opera della delegazione cavese dell'Unione Nazionale Consumatori. Proviamo a tracciare un bilancio dell'attività svolta, gettando nel contempo uno sguardo sui programmi futuri, con la collaborazione dell'avv. Luciano D'Amato, presidente della sezione metelliana. «Negli ultimi mesi la nostra attenzione - rivela l'avv. D'Amato - si è concentrata soprattutto sulla tutela degli utenti dei servizi bancari. Più segnatamente, i nostri sforzi si sono orientati in due direzioni, la prima delle quali è costituita dalla possibile, o meglio, necessaria rinegoziazione dei mutui aventi l'entità del tasso superiore a quella soglia definita usuraria dalla legge n. 108 del 1996. Complice una disattenzione del legislatore, che non si è soffermato sulla disciplina dei rapporti preesistenti, le banche inizialmente hanno assunto una posizione intransigente, ritenendo comunque validi i patti stipulati anteriormente all'entrata in vigore della legge. Fortunatamente, però, una sentenza della Corte di Cassazione ha stabilito che l'illegittimità dell'applicazione del tasso usurario va considerata lungo tutto l'arco della vita del mutuo, non soltanto al momento della stipula, ragion per cui è proibito in ogni caso percepire interessi ad un tasso usurario. Anche sulla scorta di ciò, siamo riusciti ad ottenere, a beneficio dei nostri assistiti, la riduzione del tasso dal 12,50% al 6,75%: risultato certamente più che apprezzabile. Invitiamo, pertanto, tutti coloro che abbiamo contratto un mutuo con un tasso superiore al 10% a rivolgersi a noi, in modo da garantire loro un'adeguata tutela. Un'altra battaglia che stiamo affrontando con determinazione è quella relativa al ricalcalo degli interessi sui conti correnti. Sia la Corte di Cassazione che la Corte Costituzionale hanno dichiarato illegittima la capitalizzazione trimestrale degli interessi passivi per il cliente, prassi questa che determina il fenomeno dell'anatocismo, cioè la produzione di interessi su interessi. In virtù di queste sentenze, per i consumatori si schiude non solo la possibilità di chiedere il ricalcalo degli interessi, ma anche la facoltà di ottenere la restituzione di quanto illegittimamente tolto. Ed è un'opportunità, questa, che certamente - dichiara l'avv. D'Amato - non ci faremo sfuggire». Ma l'attività della delegazione cavese non si è certo fermata qui: Consorzio di Bonifica, "questione acqua" e tutela della salute pubblica sono stati gli altri argomenti affrontati. «Per quanto concerne il problema - precisa il presidente D'Amato - relativo al Consorzio di Bonifica, abbiamo chiesto ufficialmente all'assessore regionale all'Agricoltura un incontro urgente, allo scopo di caldeggiare l'emanazione di una specifica legge regionale che sancisca chiaramente l'esenzione dal tributo delle zone urbanizzate. Quanto alla "vexata quaestio" dell'acqua ai nitrati, invece, al di là della buona novella rappresentata dalla realizzazione di un pozzo denitrificatore, il problema fondamentale, secondo me, consiste nello stabilire la qualità dell'acqua di cui usufruiamo, nell'intento di riuscire ad ottenere un tipo di acqua, appunto, di buona qualità, che sia fornita, però, in grande quantità e ad un prezzo accettabile. E per conseguire ciò ritengo sia indispensabile la costituzione di un'azienda speciale, cui va affidata la gestione dell'Acquedotto, in modo da fornire un quadro completo circa le richieste in materia e l'amministrazione delle risorse idriche a Cava. Un altro argomento che stiamo seguendo con molta attenzione è quello relativo alle antenne per la telefonia cellulare. In merito, va segnalata un'ordinanza sindacale che ha bloccato per cinque anni l'installazione di antenne sul nostro territorio. Elemento questo che, pur rallegrandoci, non fa altro che rafforzare le nostre perplessità circa i danni alla salute che tali impianti possono arrecare. Per ciò che concerne, poi, le iniziative future, al di là della battaglia che condurremo contro le assicurazioni, voglio segnalare un altro "fronte caldo" di cui ci occuperemo: quello relativo al "problema benzina", con particolare riferimento al monopolio di fatto delle multinazionali relativamente al prezzo del carburante. Cercheremo di attuare una sorta di "sciopero degli automobilisti", i quali dovranno dividere i distributori in tre fasce (nazionali, comunitari ed extracomunitari), in modo da andare a rifornirsi solo ed esclusivamente in quella fascia prescelta. Certo, è una proposta provocatoria, ma è probabilmente l'unico mezzo per costringere determinate compagnie ad interrogarsi su questo comportamento e ad individuare - si augura l'avv. D'Amato - i correttivi da apportare». Con piacere, dunque, accogliamo l'appello lanciato dal presidente della delegazione cavese, il cui operato, è opportuno ricordarlo, è sempre ed esclusivamente indirizzato alla tutela degli interessi e dei diritti della collettività.