Cronaca«Alle Poste niente precedenza alle donne incinte»: polemica a Cava de' Tirreni

Cava de' Tirreni, poste, incinta, gravidanza

«Alle Poste niente precedenza alle donne incinte»: polemica a Cava de' Tirreni

Si tratta di un fatto increscioso, una questione di senso civico, prima ancora che di protocolli o disposizioni specifiche, che è stata portata agli onori delle cronache sui social

Inserito da (redazioneip), venerdì 21 maggio 2021 10:22:36

Una giovane donna incinta di Cava de' Tirreni è stata costretta a una lunga fila in Posta. Nessuno si è offerto di aiutarla e di darle la presenza, né i clienti né il personale. Si tratta di un fatto increscioso, una questione di senso civico, prima ancora che di protocolli o disposizioni specifiche, che è stata portata agli onori delle cronache sui social.

Sotto il post Facebook, pubblicato sul gruppo "Sei di Cava de' Tirreni se... puoi parlare!" si sono susseguiti numerosi commenti e testimonianze di molte donne che si sono trovate nella stessa situazione della loro concittadina:

«In 8 mesi di gravidanza le uniche due volte che mi è stata rivolta la cortesia di farmi passare per prima il nobile gesto è pervenuto da uomini, mai da donne che teoricamente dovrebbero sapere come ci si sente».

«Io invece un giorno con mia figlia disabile andammo a fare la tessera di riconoscimento. Mi avviai con mia figlia in sedia a rotelle verso l'ufficio ma fui fermata dell'addetto perché a suo avviso dovevo rispettare la fila come tutti gli altri...io gli feci presente che con mia figlia in quelle condizioni dovevamo entrare perché un disabile ha la precedenza...ma niente da fare».

«Mia moglie il 14 gennaio andò alle poste centrali incinta al nono mese per un pagamento urgente, un idiota (perché di questo esemplare si tratta) si rifiutò di farla passare avanti, e la trattò pure in malo modo».

La domanda, ora, sorge spontanea: esiste un vero e proprio diritto di precedenza per donne incinte? La risposta è no. In Italia, infatti, non esiste alcuna normativa ad hoc che suggella un vero e proprio obbligo di precedenza. A precisarlo è anche l'avvocato Emanuela Astolfi, presidente dell'associazione "Avvocato del Cittadino": «Il diritto di passare avanti mentre si è in fila o di avere un posto riservato sui mezzi pubblici non esiste né per le donne incinte e né per le persone anziane o con disabilità». Nel 2018, tuttavia, Poste italiane ha introdotto una "regola di cortesia" per sensibilizzare l'utenza e invitarla, attraverso dei cartelli di cortesia, a dare la precedenza nelle operazioni allo sportello a disabili, donne incinte e genitori con figli neonati. Un'iniziativa che, purtroppo, non è stata presa in considerazione dalle poste cavesi.

Galleria Fotografica