Territorio e AmbientePalazzo di Città e portici di Cava si illuminano per Patrick George Zaki, lo studente detenuto in Egitto

Cava de' Tirreni, Patrick George Zaki

Palazzo di Città e portici di Cava si illuminano per Patrick George Zaki, lo studente detenuto in Egitto

Anche il Comune cavese ha aderito all’iniziativa di Amnesty International a favore dell'attivista e ricercatore egiziano

Inserito da (redazioneip), lunedì 8 febbraio 2021 12:50:24

Questa sera, 8 febbraio, il Palazzo di Città di Cava de' Tirreni si colorerà di giallo, mentre i portici di piazza Vittorio Emanuele III si illumineranno di viola per omaggiare Patrick George Zaki. Anche il Comune cavese, infatti, ha aderito all'iniziativa di Amnesty International a favore dell'attivista e ricercatore egiziano.

Patrick si trova dall'8 febbraio 2020 in detenzione preventiva fino a data da destinarsi in Egitto, e rischia fino a 25 anni di carcere per dieci post di un account Facebook, che la sua difesa considera falsi, nei quali sono espresse opinioni politiche, sulla base dei quali la magistratura egiziana basa le sue accuse.

«Testimoniamo con il giallo, il vilipendio dei diritti umani fondamentali - afferma l'Assessore ai Servizi Sociali, Annetta Altobello - di cui Patrick Zaki è solo l'ultimo degli esempi e le democrazie, ma soprattutto i popoli che hanno basato il proprio sistema di governo sul rispetto dei diritti civili, non possono essere inermi».

Il tratto di porticato di piazza Vittorio Emanuele III, invece, sarà illuminato di viola per aderire alla iniziativa della Fondazione Lice onlus (Lega Italiana contro l'epilessia) a favore della Giornata Internazionale dell'Epilessia, per sostenere la ricerca, che vede 120 paesi coinvolti, con oltre 50 eventi in Italia; inaugurato oggi alla Federico II di Napoli un Centro per l'Epilessia a cui rivolgersi per informazioni telefonando allo 081-74633509.

«Illuminiamo di viola i portici - afferma l'Assessore alla Tutela della Salute, Armando Lamberti - per partecipare alla giornata internazionale contro l'epilessia, e sensibilizzare tutti alla importanza della ricerca ed alla necessità del nostro contributo».

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