Territorio e AmbienteA Cava de' Tirreni la terza edizione del "Premio Nunzia Maiorano": tutti i premiati

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A Cava de' Tirreni la terza edizione del "Premio Nunzia Maiorano": tutti i premiati

Si tratta dell'iniziativa realizzata per ricordare la giovane mamma cavese uccisa dal marito il 23 gennaio del 2018

Inserito da (Redazione Costa d'Amalfi), lunedì 12 giugno 2023 08:21:26

Si è svolta venerdì 9 giugno, nel "Giardino delle Clarisse" al complesso monumentale San Giovanni, la premiazione della terza edizione del Premio Nunzia Maiorano, organizzato dall'Istituto Comprensivo Carducci Trezza di Cava de' Tirreni, la Famiglia Maiorano, l'Associazione "Fuori Tempo" di Gertrude Barone Barba, il Rotary Club di Cava de' Tirreni, con la collaborazione della PowerTech srl ed il patrocinio del Comune di Cava de' Tirreni, in memoria della giovane mamma cavese uccisa dal marito il 23 gennaio del 2018.

Ha condotto la manifestazione Carmela Novaldi.

Questi i premiati:

per la sezione "manifesto",

I.C. CARDUCCI TREZZA - Classe III A

Denise Consalvo e Giulia Calò

I.C. SAN NICOLA - Classe II A Secondaria

I.C. CARDUCCI TREZZA - Classe II D

Benedetta Briadero - Giulia Gallo - Rebecca Spiteri

I.C. SANTA LUCIA - Classe III C

Brigida Colucci

per la sezione "racconto",

I.C. BALZICO - Classe III B

Consiglio Chiara

I.C. GIOVANNI XXIII - Classe III F

Luciano Serena

per la sezione "cortometraggio"

I.I.S. DE FILIPPIS-GALDI - Classe V B

Sileo Miriam

I.C. GIOVANNI XXIII - Classe III F

Siani Cristina

I.C. DON BOSCO - Classe III B

Cronaca e realtà

I.C. BALZICO - Classe III I

Auriemma Vincenzo

per la sezione "recitazione"

ASSOCIAZIONE VIVINSCENA

per la sezione "danza"

ASD ATHENA RITMICA

Menzioni speciali a:

RTC Quarta Rete TV, nell'ambito del progetto cinema per il corto "Rewind"

Rispoli Valentina per la sezione manifesto.

"Questa edizione del Premio Nunzia Maiorano è dedicata a Masha Animi - afferma l'Assessore alla Istruzione Lorena Iuliano - La verità è che siamo tutte Masha Animi finché un solo uomo penserà che una donna è un oggetto di sua proprietà, e non un individuo libero di decidere per sé e per la sua vita.

Per uscire da questa spirale è necessario educare, educare al rispetto, educare alla parità, educare all'idea che mai la forza può costituire uno strumento di dialogo. Già nelle famiglie si deve diffondere questa educazione e poi nelle scuole, fin dalla prima infanzia. Ecco perché sono importanti queste iniziative realizzate in sinergia tra scuole, istituzioni e associazioni. Solo con una società pronta a sostenere le vittime sarà possibile sconfiggere la violenza contro le donne".

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