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Tu sei qui: SezioniSportTrekking, un'esperienza affascinante
Scritto da Lello Pisapia (redazione), sabato 1 aprile 2000 00:00:00
Ultimo aggiornamento giovedì 26 novembre 2020 07:36:26
"Io non credo che esista una via sola. Io sono del parere che ci siano anche tante altre vie. Sono sicuro che il vivere stia nel cercare continuamente la propria via....": parole e pensiero di Reinhold Messner, uno dei migliori scalatori di tutti i tempi. Ed il messaggio del famoso alpinista è stato assunto a mo' di slogan promozionale dal Centro Documentazione Trekking Campania (C.D.T.C.), sito a Montecorvino Rovella (SA). Trekking: un termine che molti ormai conoscono, ma di cui spesso si ignora il reale significato. Una disciplina praticata in Italia da quasi quattro milioni di appassionati, ma con percentuali modestissime nel Meridione, ed in particolare in Campania. «E' proprio così, purtroppo. Nelle nostre zone - conferma Andrea Perciato, fondatore e responsabile del C.D.T.C.- non riesce proprio ad attecchire la cultura del camminare per conoscere, che in effetti costituisce il significato più intrinseco ed autentico del trekking. Termine, questo, che deriva dall'espressione "trek to trekker" (letteralmente, seguire le tracce lasciate dalle ruote dei carri, trainati dai buoi lungo la pista), coniata dai soldati britannici quando, una volta sbarcati sul finire del secolo scorso sulle coste sudafricane, incalzarono le popolazioni d'origine olandese, i Boeri, che si ritirarono, penetrando nel territorio e caricando tutte le loro masserizie sui carri. Al di là delle spiegazioni etimologiche, il trekking è stato introdotto in Italia come disciplina puramente turistica, pur provenendo da una pratica sportiva quale quella del camminare, con determinati criteri, sia tecnici che scientifici. Un camminare, però, non fine a se stesso (altrimenti si tratterebbe semplicemente di podismo), ma volto alla conoscenza del territorio che ci circonda e di tutto il suo vissuto (storico, sociale, culturale). Dunque, il trekking, che tra l'altro, a seconda delle circostanze, vuol dire anche andare con gli sci o fare canoa e mountain bike, è caratterizzato da escursioni decisamente variegate, che vanno dalla costa marina alla montagna (certo, non quella che richiede l'ausilio di specifiche attrezzature tecniche, con l'entrata in gioco degli specialisti, cioè degli alpinisti). Senza dubbio, organizzare escursioni non è difficile, possono farlo tutti, ma fare escursionismo, inteso come trekking, è tutt'altra cosa. Il nostro è un mondo particolare, condito da un metodo culturale-scientifico e bisognoso di un'organizzazione capillare e di un'assistenza continua, affinché una semplice azione motoria possa generare un'azione dei sensi e suscitare emozioni. Proprio in quest'ottica, partendo dal presupposto che non tutti conoscono e sanno ben interpretare le cartine topografiche, sono io stesso a disegnare e proporre degli itinerari, beninteso dopo averli collaudati e averne sperimentato la fattibilità e la reale fruizione turistica. Dépliants, cartine, itinerari: una vasta gamma di strumenti, insomma, che consentono - sottolinea la nostra preziosa guida - di far vivere appieno il rapporto ideale, intrinseco che sorge tra l'uomo, escursionista, ed il territorio che si va ad attraversare e scoprire». Redattore del mensile "L'uomo e il suo mondo", rivista specializzata del settore, pubblicata su scala nazionale; autore di un libro sui più suggestivi itinerari della provincia di Salerno; artefice da oltre 20 anni di innumerevoli escursioni nei più disparati luoghi della nostra penisola: un'esperienza ed una conoscenza del settore invidiabili, quelle maturate da Andrea Perciato, di cui tutti possono giovarsi rivolgendosi al Centro Documentazione Trekking Campania, Associazione di cultura, didattica ambientale, escursionismo, natura e tempo libero, che si avvale dell'opera di una dozzina di collaboratori, distribuiti tra le varie fasce professionali legate all'ambiente. Promuovere la raccolta di dati ed informazioni sulla sentieristica, sul territorio e sulle realtà storiche, culturali ed ambientali del Mezzogiorno italiano; proporre, divulgare e far conoscere la pratica del trekking; offrire a singoli, gruppi ed associazioni la propria consulenza per la realizzazione di programmi di vacanze all'aperto: sono solo alcuni degli scopi del C.D.T.C. «Partecipare alle nostre attività - sottolinea Andrea Berciato - è facile e soprattutto affascinante. Basta mettersi in contatto con me o con una delle altre Guide Ambientali Escursioniste, facenti parte del C.D.T.C., per garantirsi la presenza e l'assistenza di una guida professionista G.A.E., oltre che del materiale didattico fornito dall'organizzazione. Quanto all'attrezzatura tecnica, poi, non è richiesto alcunché di trascendentale: scarponi alti, tali da coprire il tallone, abbigliamento pratico e comodo, a seconda delle stagioni, zainetto da giornata. Tutto ciò per le escursioni di un solo giorno, ma è possibile anche organizzare itinerari ed attività più prolungate. Un universo suggestivo ed affascinante, dunque, quello del trekking: contattateci e saremo in grado di farvelo scoprire ed apprezzare!».
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