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Tu sei qui: SezioniAttualitàOspedale nuovo, le reazioni alla scelta di Santa Lucia
Scritto da Il Mattino (admin), mercoledì 20 febbraio 2002 00:00:00
Ultimo aggiornamento mercoledì 20 febbraio 2002 00:00:00
«Piena fiducia sì, ma a tempo. Da lunedì sera, con la scelta definitiva di Santa Lucia come area destinata all'ospedale del futuro, parte una nuova era: basta con le parole, alle promesse devono seguire i fatti ed in tempi stretti». Al vecchio ospedale Santa Maria dell'Olmo, il giorno dopo il Consiglio comunale sulla Sanità che ha approvato all'unanimità la delibera per la localizzazione del nuovo ospedale a Santa Lucia, è attesa. C'è l'aria da vigilia: tante speranze, cadenzate però da qualche ultimatum. «Condividiamo in pieno i progetti del manager - precisa Pasquale Lamberti, presidente dell'Associazione dei medici cavesi - sia per la scelta del nuovo ospedale a Santa Lucia che per il Distretto. Nella zona alle spalle del Magistrale il Palazzetto della Sanità avrà senza dubbio un'organizzazione ed una struttura più idonea». Fiducia dunque, ma fino a prova contraria. «Assumeremo certamente una posizione diversa - continua Lamberti - se questi progetti dovessero rivelarsi dei castelli in aria. Sappiamo bene, però, che i tempi per opere di questa portata non possono essere stretti».
Gli ottimisti
Ma i più sono ottimisti anche per altri motivi: primo fra questi, la prospettiva di un ospedale sufficientemente fuori dal centro abitato, ma ben collegato. «La zona individuata a Santa Lucia - conviene il medico Germano Baldi - è una localizzazione ottimale. Finalmente avremo un ospedale lontano dagli ingorghi del traffico cittadino, ma al tempo stesso ben collegato, grazie ad adeguate infrastrutture ed opportuni svincoli». Le polemiche che hanno arricchito i verbali delle precedenti Commissioni sulla Sanità sembrano essere zittite. Anche se, almeno per ora, a far cambiare rotta appaiono più che i fatti, le persone. «Ferraioli è una grande personalità - ammette Baldi - dotato di capacità manageriali. Insieme a Messina, farà tornare ad essere la Sanità cavese un fiore all'occhiello nel panorama regionale». Più cauto Franco Prisco, in forza al Reparto di Medicina generale: «Sono soddisfatto. In Consiglio ho riscontrato una grande compattezza e questo è di grande conforto. Il nuovo ospedale rappresenta una grossa speranza per il futuro ed al tempo stesso un'ultima chance. Nel frattempo, però, la soglia di attenzione sulle sorti del vecchio ospedale non deve abbassarsi. Ci sono tuttora carenze, oltre al nodo relativo alla ristrutturazione». Poche rassicurazioni per il presente? «Il programma letto da Ferraioli in aula comunale - interviene Maria Fimiani, caposala del Reparto di Chirurgia, nonché sindacalista della Cigl - è rassicurante. A luglio dovrebbe essere ultimato il 3° piano e per gennaio del 2003 si dovrebbe consegnare la Chirurgia. Speriamo che saranno rispettate le scadenze». Estremamente pratico Angelo Spirito, sindacalista dell'Uil: «L'ospedale nuovo? Non importa dove verrà realizzato, l'importante è che nascerà».
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