Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie.
Tu sei qui: SezioniAttualitàCava, da madrina della cultura a matrigna?
Scritto da Il Mattino (admin), venerdì 26 ottobre 2001 00:00:00
Ultimo aggiornamento venerdì 26 ottobre 2001 00:00:00
Cava è una città dalle antiche tradizioni e con un passato storico ricco ed importante alle spalle. Sarà questo il motivo per cui ha sempre riservato un posto d'onore al multiforme universo della cultura. Ogni anno, infatti, assistiamo ad un susseguirsi di manifestazioni teatrali, musicali e folkloristiche, di mostre ed esposizioni di ogni sorta, di incontri di lettura, di convegni sui temi più disparati. E tanti sono anche gli enti, i club, i circoli e le associazioni del territorio che si fanno promotori di questi appuntamenti. Insomma, gli stimoli ci sono e sono tanti, ma l'impressione è che essi non vengano recepiti dalla città. Sembra che l'impegno investito per la crescita della vita sociale e spirituale della collettività venga mortificato dal disinteresse dei cittadini e delle istituzioni. Che Cava, da madrina della cultura, si sia trasformata in matrigna? Prova a spiegare il perché Felice Abate, presidente dell'Associazione storico-culturale "Sbandieratori Città de La Cava" e promotore di manifestazioni di richiamo, come il Premio Bandiera d'Argento e la Mostra Internazionale di Costumi cinematografici, teatrali e televisivi (nella foto in alto).
I cavesi come recepiscono il messaggio culturale?
«Dall'esperienza fatta in questi anni ho constatato che la città non dà molte risposte. L'offerta culturale non ha riscontri positivi tra la gente. E questo mi rattrista, perché vorrei che le manifestazioni organizzate in città fossero apprezzate, prima di tutto, dai cavesi. Per fare un esempio, a giugno del 2000 abbiamo esportato la mostra Bandiera d'Argento ad Helsinki, dove ha avuto un successo di pubblico straordinario, superiore a quello che ha avuto a Cava».
Cava ha sempre riservato un grande spazio alla sfera della cultura ed i cittadini cavesi sono i primi a non apprezzare lo sforzo?
«Si, è così. Non c'è interesse, non c'è preparazione e gli stimoli arrivano sempre ad un gruppo ristretto, alla cosiddetta élite intellettuale. Credo che ad alimentare questa disattenzione sia anche la mancanza di un teatro e, di conseguenza, di una cultura teatrale».
Quindi è anche un problema di spazi?
«No, per fortuna abbiamo molti ambienti: basti pensare al recente restauro del complesso monumentale di Santa Maria al Rifugio (nella foto in basso). Quello che manca è il teatro, una struttura che, semplicemente, sia a misura della città. Non credo nei progetti troppo ambiziosi».
E le istituzioni?
«Il Comune, fino ad ora, ha fatto molto poco per sostenerci. Anche se non si fa che un gran parlare di cultura, i fondi stanziati sono esigui. Nella maggior parte dei casi viene finanziato il singolo evento e non l'ente culturale che, di conseguenza, è limitato nella crescita. Inoltre, i sostegni economici offerti dalle amministrazioni vengono assorbiti dalle spese di allestimento e non resta niente per gli investimenti in pubblicità. Anche la Regione è molto distante dall'universo culturale e l'ente locale ha fatto poco per attirare la sua attenzione. Insomma, senza pubblicità, tutto resta nell'ambito locale».
Si spieghi meglio.
«È molto difficile far arrivare il messaggio sul circuito nazionale e questo è penalizzante per Cava, per la sua immagine, il suo turismo e la sua economia».
Come vede il futuro?
«Al momento c'è una situazione di stallo. Mi auguro che la nuova amministrazione ed il nuovo assessore siano in grado di dare una scossa significativa. L'impegno, però, deve essere dimostrato con i fatti e non solo con le parole. Bisogna risvegliare l'interesse nei confronti della cultura, in qualunque forma essa si mostri, stando attenti, però, a capire bene il significato di questa parola. Se cultura, cioè, significa organizzare una sagra o qualcos'altro. Bisogna puntare su poche manifestazioni, senza disperdere risorse ed energie, e rilanciarle in un contesto nazionale. Investire su di esse porterà benefici anche agli eventi più piccoli, all'immagine turistica della città ed alla sua economia».
Se sei arrivato fino a qui sei una delle tante persone che ogni giorno leggono senza limitazioni le nostre notizie perché offriamo a tutti la possibilità di accesso gratuito.
Questo è possibile anche grazie alle donazioni dei lettori. Sostieni l'informazione di qualità, sostieni Il Portico!
Scegli il tuo contributo con
rank:
Continua l'opera di smantellamento e bonifica degli ex campi prefabbricati di Cava de' Tirreni che saranno tutti interessati da progetti di riqualificazione urbana. Completati anche i lavori di smantellamento delle piattaforme in cemento armato, dopo l'eliminazione dei prefabbricati e la bonifica dall'amianto,...
I ristoratori della Provincia di Salerno attaccano il Festival di Sanremo e lanciano l'hashtag #IoNonGuardoSanremo per invitare clienti ed amici a boicottare la kermesse della canzone italiana. «Milioni di lavoratori sono a casa da un anno, mentre per il festival di Sanremo le regole non valgono. Ormai...
Oggi (martedì 2 marzo) alle 10, sulla piattaforma Gsuite del Liceo scientifico "Andrea Genoino" di Cava, si terrà l'evento "Lo Smart Bin al Liceo". Interverrà la dirigente scolastica Stefania Lombardi, l'ingegnere Marco Tammaro di Enea (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie), i docenti del dipartimento...
Panchine divelte, immondizia diffusa e abbandonata lontano dai cassonetti. Potremo riassumere così la situazione nell'area verde nei pressi del Castello di di Sant'Adiutore, a Cava de' Tirreni. A testimoniare lo stato del luogo sono le foto scattate da Ornella Sgambati AppleGreen. La cittadina, trovandosi...
Come vi avevamo anticipato nei giorni scorsi, la Giunta Comunale di Cava de' Tirreni ha individuato quali "Beni Comuni" che possono essere oggetto di patti di collaborazione con i cittadini, Monte Castello e le aree limitrofe e pertinenziali. Il provvedimento rientra nell'ambito del "Regolamento sulla...