Salute e BenessereRianimazione a Cava de' Tirreni, "La Fratellanza": «Amministrazione Servalli incapace, chiudere reparto è impoverimento territorio»

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Rianimazione a Cava de' Tirreni, "La Fratellanza": «Amministrazione Servalli incapace, chiudere reparto è impoverimento territorio»

«Ancora una volta, l’amministrazione Servalli si dimostra incapace di frenare le scelte inadeguate del A.O. Universitaria San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona e di tutelare i cittadini di Cava»

Inserito da (Redazione Costa d'Amalfi), sabato 1 gennaio 2022 09:25:27

«Ancora una volta, l'amministrazione Servalli si dimostra incapace di frenare le scelte inadeguate del A.O. Universitaria San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona e di tutelare i cittadini di Cava». Esordisce così la nota del movimento politico "La Fratellanza" sulla sospensione dei ricoveri del reparto di rianimazione al nosocomio metelliano.

«Siamo alle solite: - prosegue la nota - dopo due anni di pandemia e di lotte per riavere, presso l'Ospedale Civile "Santa Maria Incoronata dell'Olmo di Cava, la ripresa dell'attività di Rianimazione, oggi siamo punto e da capo. Questa scelta rischia di creare le condizioni per la chiusura definitiva del Presidio ospedaliero cavese».

Il movimento politico guidato da Luigi Petrone si oppone alla chiusura: «Il diritto alla salute, soprattutto in questo periodo, passa attraverso idonee strutture sanitarie e chiudere il reparto di rianimazione dell'ospedale di Cava de' Tirreni, già ampiamente penalizzato, significa impoverire ancora una volta un territorio già mortificato in termini di strutture.

Contestiamo fortemente la decisione dell'A.O Ruggi d'Aragona di chiudere il reparto, anziché potenziare una struttura al servizio della vastissima area Cava-Costa d'Amalfi".

A causa di una mancata programmazione, per l'emergenza da covid 19, questo ulteriore provvedimento ricade sulle teste dei cittadini».

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