Economia e TurismoGuerra in Ucraina, secondo l'Istat ci sarà «inevitabile azzeramento del turismo russo in Italia»

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Guerra in Ucraina, secondo l'Istat ci sarà «inevitabile azzeramento del turismo russo in Italia»

Per l'Istituto nazionale di statistica, «i turisti russi sono tra quelli con la maggiore capacità di spesa e tra quelli che più privilegiano le strutture alberghiere di lusso». 

Inserito da (Redazione Costa d'Amalfi), venerdì 15 aprile 2022 10:43:34

Dopo la pandemia Covid ecco una nuova tegola per il turismo italiano. La guerra in Ucraina e le sanzioni contro alla Russia provocheranno «un inevitabile azzeramento» della domanda russa e ciò «avrà un importante impatto sui ricavi» del settore. A rivelarlo è l'Istat.

Per l'Istituto nazionale di statistica, infatti, «i turisti russi sono tra quelli con la maggiore capacità di spesa e tra quelli che più privilegiano le strutture alberghiere di lusso».

Nel 2021, le importazioni italiane di merci dalla Russia hanno toccato i 17,6 miliardi di euro. Quelle dall'Ucraina ammontano a 3,3 miliardi.

L'Istat rileva «elevata incertezza nella valutazione degli scenari macroeconomici per l'evoluzione della guerra ed effetti delle sanzioni».

Infine, l'Istat ricorda che il turismo di provenienza russa ha rappresentato una «fonte di domanda vivace nell'ultimo decennio, con un picco di quasi 8 milioni di presenze nel 2013. La prima crisi Ucraina del 2014, con le sue conseguenze di sanzioni economiche e la svalutazione del rublo avevano provocato un calo delle presenze dei russi in Italia che però, a partire dal 2017, erano tornate a crescere fino ai circa 6 milioni del 2019. Con gli effetti dell'emergenza sanitaria le presenze sono crollate a circa un milione nel 2020 e hanno avuto un ulteriore calo nel 2021 pari a circa il 40%».

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