Tu sei qui: CronacaUna Guida sulla Basilica di S. Maria dell'Olmo
Inserito da (admin), venerdì 1 ottobre 2010 00:00:00
Don Giuseppe Lando, dei Padri Filippini, nel mese di agosto, edito da’ “il Castello 2010”, ha dato alle stampe della nota Tipolitografia De Rosa & Memoli di Cava de’Tirreni la sua recente Guida Illustrata e Commentata della Basilica-Santuario Mariano di Santa Maria Regina Incoronata dell’Olmo (“sede” della nostra Santa Patrona dal 1685), arricchendola, con dovizia di particolari, della storia, tradizione, culto e folklore popolare cavese.
Franco Bruno Vitolo, nostro acuto dotto amico, nel primo rigo della sua prefazione, ripete quanto affermato dal veterano autore, “Ministro della Chiesa”, in una delle prime pagine della sua guida: “... è un tesoro”. Sì, cari concittadini, la Chiesa della Madonna dell’Olmo è proprio un tesoro!
Basilica Minore dal 1931, è stata da sempre un aperto scrigno di autentiche opere d’arte pittoriche, marmoree, lignee, ecc.. Varcata la nuova porta bronzea, che ci introduce nella secolare chiesa, si respira un’aria di materna accoglienza, per la presenza della Sacra icona, di stile bizantino, raffigurante la Madre di Gesù, assisa al centro dell’olmo, costruito nel 1924 dallo scultore calabrese Francesco Ierace (lo stesso che nel 1929 costruì il monumento ai caduti di tutte le guerre, sito in Piazza Eugenio Abbro). Intorno all’albero, alla base, figurano quattro statue in marmo: l’Abate Sant’Alferio Pappacarbone (proto Vescovo delle Terre de La Cava), il Vescovo Sant’Adjutore ( primo evangelizzatore della Valle Metelliana e Patrono della Diocesi), San Francesco di Paola (che nel 1482 posò la prima pietra) e San Filippo Neri. Sede parrocchiale, retta da Padre Raffaele Spiezie, è promanatrice di secolari echi di storia e fede cristiana.
Questi tesori, però, non erano noti a tutti e per colmare tale lacuna ci ha pensato Padre Lando, “spinto” da una parrocchiana, la quale, proprio di buon mattino, poco prima di celebrare messa, gli chiese di scrivere un libro dal quale si potevano riscontrare le testimonianze storico-religiose del Santuario Mariano. Padre Lando è stato attivamente cooperato da Padre Giuseppe Regalmuto e dal fotografo Antonio Oliviero, tanto che la pubblicazione, che consta di 109 pagine, è ricca di 32 foto a colori. Molteplici e dettagliatissime esplicitazioni attengono le 24 cappelle che cingono la navata centrale.
Livio Trapanese
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