Tu sei qui: CronacaTrasporto pubblico, i dubbi del PD
Inserito da (admin), mercoledì 19 settembre 2012 00:00:00
Il Partito Democratico è per la difesa di un diritto essenziale del cittadino: il Trasporto Pubblico. Lo è tanto a livello nazionale quanto nei livelli territoriali. Per questo motivo il PD cavese condivide la preoccupazione di quelle associazioni cittadine che martedì 18 settembre, facendo propria una proposta elaborata dal partito Rifondazione Comunista, hanno organizzato una manifestazione sul trasporto pubblico a Cava.
Inoltre il PD intende esprimere il proprio apprezzamento per ogni iniziativa volta a favorire la democrazia partecipata dei cittadini. Tuttavia, ci sono alcuni aspetti di questa proposta che, a nostro avviso, ne rendono difficile la realizzazione. Innanzitutto la ricapitalizzazione dell’Azienda con il concorso di capitali freschi di privati. In un periodo di profonda crisi come quello attuale, appare poco probabile che un privato possa investire ingenti risorse proprie nel C.S.T.P senza avere rilevante potere decisionale ma, al contrario, accettando che la gestione resti pubblica.
Inoltre, l’attivazione degli ammortizzatori sociali potrebbe riguardare i contratti di solidarietà ma non anche la cassa integrazione che per gli autoferrotranvieri, e quindi per il Trasporto in genere, non è prevista. Anche sulla diversa organizzazione delle linee prospettata ci sono dei dubbi. Per la linea 4 non condivisibile è la creazione di una corsa che partendo da Cava giunga fino all’Ospedale S. Leonardo. Operando in tal senso si andrebbe ad invadere un territorio “altrui”, in quanto le linee urbane che vanno da via Ligea fino al confine di Salerno con Pontecagnano sono gestite dal Comune di Salerno. Inoltre si rischierebbe di tagliare fuori una porzione di provincia, in quanto i cittadini provenienti da Pompei e diretti a Salerno, si fermerebbero a Cava de’ Tirreni.
Per la Linea 9, poi, si tenga conto che la proposta formulata (trasferimento a Cava con Leonetti) comporterebbe del personale in esubero a Pagani con conseguenti rischi occupazionali per i dipendenti. Quanto ai bus elettrici, tenuto conto della conformazione del nostro territorio, è poco probabile, anche alla luce di esperienze in altre città, che su una superficie con una pendenza del 10/15 % e 20-30 persone a bordo, gli stessi possano effettuare tutto il turno sino a destinazione per le località frazionali (vedi Croce, Badia ecc.).
Andrebbero poi riviste più voci del piano economico prospettato. Invero, bisogna considerare che per effettuare una “ricarica” il bus dovrà fermarsi per circa 4 ore (da trasferire ovviamente in deposito per poi farlo partire nuovamente da lì quindi con un ulteriore aggravio dei costi). Ne deriva che ogni 4 ore sarà necessario questo trasferimento in deposito, per cui la Città di Cava non necessiterà più di 14 bus, bensì del 30-35% in più, ovvero di 20 autobus per coprire i 22 turni.
Inoltre, le spese di manutenzione sarebbero molto alte perché manca in Campania un fornitore specializzato in materia, per cui si dovrebbe ricorrere direttamente all’Azienda Madre che costruisce questi tipi di autobus con inevitabili onerosi contratti di assistenza. Ancora, sempre per quanto riguarda l’acquisto di bus elettrici appare più plausibile un mutuo a 15 anni piuttosto che ventennale, con una rata annua che diventerebbe più alta.
Infine, pur volendo ammettere che a Cava ogni anno circa 1500 cittadini utilizzano gli autobus e quindi che vengano venduti circa 3000 biglietti (dato molto dubbio anche alla luce delle stime sull’evasione) non tutto l’importo di € 1,20 andrà nelle casse del C.S.T.P., ma solamente € 0,80 mentre il restante € 0,40 verrà trattenuto dal Consorzio Unico Campania. Senza considerare poi che per combattere l’evasione si ha bisogno anche dei verificatori titoli di viaggio per cui il costo del personale aumenterebbe di € 40.000 annui a dipendente.
Per concludere, il Partito Democratico, dichiarandosi disposto al confronto, si auspica che i soggetti promotori dell’iniziativa di martedì 18, vogliano valutare i dubbi sollevati e, ove ritengano, apportare i correttivi necessari tentando di rendere la proposta originaria di più facile realizzazione.
Circolo “25 Aprile” di Cava de’Tirreni - Il Segretario cittadino, Mariano Agrusta
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