Tu sei qui: Cronaca‘Strisce blu', servizio da migliorare
Inserito da Il Mattino (admin), venerdì 28 febbraio 2003 00:00:00
A circa due anni dall'istituzione, in via sperimentale, delle strisce blu, che contrassegnano la sosta a pagamento negli stalli lungo le strade del centro, si registrano pareri in chiaroscuro. Lo slogan fu: «Parcheggio migliore, parcheggio per tutti», ma diverse sono le contestazioni che ancora non trovano una soluzione. Positivo il giudizio per le maggiori possibilità di sosta offerte al centro. Il pagamento, infatti, consente una buona alternanza. Non è stato risolto, però, il problema delle zone adiacenti a quelle a pagamento, dove la caccia al posto libero e gratis - soprattutto da parte di commessi e commercianti - ha messo in crisi gli esercenti del posto e gli stessi residenti, chiamati a vere e proprie gare per assicurarsi la sosta o costretti a condizionare con apposite strategie la propria giornata, per evitare di dover penare non poco per trovare un posto per parcheggiare la propria autovettura. Non sono state aumentate, inoltre, le colonnine per il pagamento, ancora troppo poche e poco segnalate. Proprio quest'ultimo aspetto ha delle ripercussioni che, a volte, sono al limite della lite. La solerzia e la professionalità degli ausiliari al traffico della Cmep (Compagnia metelliana parcheggi), che gestisce il servizio, non lascia scampo a quanti, lasciata l'auto nelle strisce blu, si allontanano per arrivare al parchimetro o cambiare, tra i negozi del posto, le banconote in monetine. Al ritorno, in molti lamentano brutte sorprese. «È assurdo. Nemmeno il tempo di cambiare 5 euro - contesta Carmine Esposito, di Nocera Inferiore - e recarsi alla colonnina, che al ritorno abbiamo trovato sul parabrezza una multa da circa 33 euro, senza nemmeno avere la possibilità di contestarla, per l'impossibilità di trovare l'addetto. A Nocera, dove il servizio è con il "gratta e sosta", il rapporto con i cittadini è più umano. Gli addetti, prima di multare, lasciano un avviso sulla macchina. Se, al ritorno, l'automobilista non si preoccupa di saldare il debito, arriva la multa a casa». Sotto accusa anche la carenza di personale ed una gestione diversa del servizio. «Credo - afferma il cavese Sergio Coda - che il controllo sia carente, nel senso che pochi addetti devono controllare aree molto grandi. Difficile trovare ausiliari nel raggio di centinaia e centinaia di metri, nascosti come sono, per servizio ovviamente, tra vicoli e traverse. Sarebbero opportune alcune soluzioni: aumentare il numero delle colonnine, aumentare gli addetti, in modo da avere una presenza più capillare sul territorio, allargare, perché no, le zone a pagamento. Per esempio, si paga fino ai Pianesi, mentre è gratis il parcheggio su buona parte di viale Marconi, viale Mazzini e via Veneto, zone da considerarsi pieno centro cittadino».
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