Tu sei qui: CronacaSi sposta l'isola ecologica, i cassonetti di nuovo in strada
Inserito da La Redazione (admin), giovedì 19 luglio 2012 00:00:00
Potrebbe avvenire già dal prossimo autunno il trasferimento dell’isola ecologica, attualmente ospitata in via Angeloni, nell’area dell’ex Cofima. Diversi i presupposti che avrebbero portato l’Amministrazione comunale, guidata dal sindaco Marco Galdi, ad ipotizzare simile manovra: innanzitutto il costo zero dell’operazione, visto che l’area in questione è di proprietà comunale, ma anche e soprattutto perché a settembre scadrà il contratto di locazione per gli spazi di via Angeloni. A questo si aggiunge, poi, la copertura della nuova zona, ideale per contenere diverse tipologie di materiali.
La soluzione, comunque, come trapelato da Palazzo di Città, dovrebbe essere soltanto temporanea (al momento si vocifera che l’assegnazione avrà durata biennale), visto che nelle intenzioni del primo cittadino Galdi vi sarebbe la volontà di destinare l’area dell’ex Cofima al nuovo ospedale cittadino.
Altro argomento in tema di rifiuti fortemente dibattuto nelle ultime ore in città è quello del ritorno in strada dei cassonetti. Durante la Commissione Ambiente, riunitasi al Comune lo scorso martedì, l’assessore al ramo Carmine Salsano ha dato notizia della loro reintroduzione in via sperimentale in alcuni punti strategici di Cava de’ Tirreni. In particolare, rispetto alle paventate 10 postazioni, 2 saranno i luoghi (ritenuti altamente critici) in cui saranno posizionati.
Sulla scelta di riadottare la “vecchia” modalità di raccolta dei rifiuti non si è fatta attendere la risposta dell’opposizione. Nello specifico, sono stati i rappresentanti del gruppo consiliare del Partito Democratico, Enzo Servalli, Pasquale Scarlino e Nunzio Senatore, ad evidenziare tutti gli aspetti negativi legati al riuso dei cassonetti. Ecco per intero la loro nota:
«Il Partito Democratico, attraverso i suoi tre rappresentanti Servalli, Scarlino e Senatore, ha ribadito il proprio “no” netto ed inequivocabile al ritorno dei cassonetti, anche se in forma sperimentale. I tre rappresentanti del PD cavese hanno preso parte alla riunione della Commissione Consiliare Ambiente e Territorio, fortemente voluta e chiesta in forma ufficiale nell’ultimo Consiglio comunale proprio dal Consigliere Scarlino, per discutere di questa ipotesi della reintroduzione dei cassonetti.
Prima il Vonsigliere Nunzio Senatore componente la Commissione, poi il Consigliere Scarlino e per finire il Capogruppo Servalli, ognuno per la sua parte, hanno ribadito che una scelta del genere farebbe arretrare la città almeno di dieci anni. Per la verità l’Assessore al ramo, Arch. Carmine Salsano, ha esordito portando a conoscenza dell’intera Commissione, con sua e nostra grande soddisfazione, che Cava de’ Tirreni è stata premiata dall’Anci come migliore città non capoluogo per la raccolta differenziata con il 65,4% per l’anno 2011. Risultato che conferma i dati 2009 e 2010. Da precisare, però, che siamo al 10° posto Area Sud tra i Comuni al di sopra dei 10.000 abitanti, dietro a Sala Consilina, Fisciano e Vico Equense.
Nel suo intervento il Consigliere Scarlino ha precisato che non si può buttare al vento un risultato del genere con un ritorno dei cassonetti. Da precisare che la motivazione del premio (basta andare a pag. 60 della circolare Comuni ricicloni 2012) recita: “Il buon risultato è stato ottenuto grazie, tra le altre cose, all’adozione e al perfezionamento della raccolta porta a porta su tutto il territorio comunale”. La reintroduzione dei cassonetti, anche se parziale, andrebbe a sconfessare il premio appena ricevuto, ecco perché riteniamo come Partito Democratico che dobbiamo continuare e potenziare la raccolta porta a porta con controlli più capillari su tutto il territorio, anche e soprattutto in quelle zone dove c’è più criticità.
Discorso diverso per la Tarsu, dove il Partito Democratico ha fatto evidenziare che ancora una volta questa Amministrazione è capace di governare solo ed esclusivamente con slogan di tipo elettorale. Fino a dieci giorni fa era stato sbandierato ai quattro venti che ci sarebbe stato a fronte della eliminazione delle buste (anche su questo il Gruppo Consiliare era contrario) un risparmio per i contribuenti del 10%. Invece, a conti fatti, il povero cittadino si troverà sulla bolletta un aumento del 2%».
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