Tu sei qui: CronacaScomparsa di Ciro Palmieri, svolta nelle indagini: l'uomo è stato ucciso da moglie e figli. Orrore a Giffoni Valle Piana
Inserito da (Redazione Costa d'Amalfi), venerdì 19 agosto 2022 11:34:55
Dopo lunghe indagini è trapelata la verità sul destino del panettiere Ciro Palmieri, scomparso il 30 luglio scorso. L'uomo è stato ucciso dalla moglie e dai figli: i tre, tra cui c'è il figlio 15enne, sono accusati di omicidio volontario aggravato anche dalla crudeltà dell'azione e da occultamento di cadavere.
L'attività investigativa ha trovato la sua genesi dalla denuncia di scomparsa del congiunto presentata proprio dalla moglie presso la Stazione dei Carabinieri di Giffoni Valle Piana il 30 luglio scorso. La descrizione dell'accaduto da parte della consorte aveva, da subito, generato il sospetto che la ricostruzione della scomparsa non corrispondesse a quanto realmente verificatosi e, pertanto, sono state delegate specifiche attività investigative tra cui il sequestro del DVR (registratore) dell'impianto di videosorveglianza dell'abitazione, asservito da diverse telecamere interne, nonostante a prima vista le riprese riferite alle giornate del 29 e 30 luglio, risultassero già sovrascritte; pertanto veniva nominato un consulente tecnico per il tentativo di recupero delle immagini relative ai citati giorni, attività che dava esito positivo.
La visione delle immagini recuperate si presentava a vista agghiacciante e cruenta, atteso che le riprese avevano riprodotto l'accaduto, sin dalla fase iniziale della lite familiare, sviluppatasi dapprima con l'aggressione della vittima ad opera della moglie e dei figli, anche con l'ausilio di più coltelli e proseguita con l'accoltellamento reiterato della vittima anche quando questi giaceva inerte a terra. Il tutto, sotto lo sguardo sbigottito ed attonito di un altro figlio dell'età di 11 anni. La vis omicida non cessava neanche dopo il decesso del Palmieri, atteso che le immagini riprendevano la successiva amputazione di una gamba del predetto, il suo posizionamento all'interno di una busta di plastica ed il successivo trasporto, per l'occultamento, in luogo non ancora individuato.
All'atto del fermo gli indagati indicavano il luogo ove avevano gettato il cadavere e precisamente in un dirupo impervio delle vicine montagne di Giffoni Valle Piana; sono, allo stato, in corso le attività di recupero del corpo con l'ausilio dei Vigili del Fuoco e del Soccorso Alpino.
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