CronacaRiapertura superiori, presidi del salernitano bocciano richieste Dad: «Servono valide motivazioni»

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Riapertura superiori, presidi del salernitano bocciano richieste Dad: «Servono valide motivazioni»

Circa 52mila studenti salernitani ritorneranno in aula, anche se con percentuali che vanno dal 50 al 75% in presenza, come prevede l'ultimo Dpcm

Inserito da (redazioneip), lunedì 1 febbraio 2021 09:25:35

Stamattina, dopo mesi di attesa, gli alunni delle superiori tornano finalmente a scuola anche in Campania. Circa 52mila studenti salernitani ritorneranno in aula, anche se con percentuali che vanno dal 50 al 75% in presenza, come prevede l'ultimo Dpcm. A rimanere in didattica a distanza un'altra settimana sono solo gli studenti delle scuole superiori della Sicilia, ora zona arancione, dove oggi ritorneranno tra i banchi solo gli alunni della seconda e terza media (per tutti gli altri la scuola era rimasta in presenza anche nei giorni scorsi).

Nella nostra Regione, il rientro in classe delle superiori è stato anticipato dalla raccomandazione del presidente Vincenzo De Luca, che ha invitato a prediligere la didattica a distanza se lo richiedono gli studenti e/o i genitori. Ciò non ha fatto altro che alimentare dubbi sulla riapertura, tanto che, dopo le raccomandazioni di De Luca, nel Salernitano sono state tantissime, circa 600, le richieste di didattica a distanza da parte dei genitori. Molte di queste, come riporta il quotidiano "Il Mattino", sono state bocciate da alcuni dirigenti scolastici per carenza di certificazione sanitaria. Vige infatti la disposizione ministeriale e le linee indicate dal Dpcm.

Esulta, intanto, la ministra dell'Istruzione Lucia Azzolina, così come i M5S: «Oggi tanti ragazzi delle superiori torneranno a frequentare la scuola. Per noi è un passo importante, ottenuto anche grazie al lavoro della ministra Lucia Azzolina e al suo impegno per riportare i ragazzi in presenza. I giovani, la formazione, la cultura digitale sono temi identitari per il Movimento. E così la scuola, che questi elementi li custodisce tutti, e che è un elemento fondamentale nella nostra agenda dei prossimi anni. La scuola ha bisogno di continuità e deve mantenere la centralità che le è stata faticosamente riconosciuta in questi mesi».

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