Tu sei qui: CronacaPremio Badia, consegnati i libri finalisti agli studenti giurati
Inserito da (admin), venerdì 4 febbraio 2011 00:00:00
Con una cerimonia ufficiale, svoltasi ieri mattina nel salone di rappresentanza del Palazzo di Città di Cava de’ Tirreni, sono stati distribuiti agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado metelliane i libri selezionati per il Premio Letterario Nazionale “Badia” di Cava de’ Tirreni 2011. Il premio è giunto alla IX edizione e quest’anno propone numerose novità. A partire dalla scelta degli autori, tra i quali anche una nostra concittadina, la giovane promessa Giusella De Maria, che si è aggiudicata il Premio Nanà per l’anno 2009.
Una certezza, però, c’è già. Ed è la risposta degli studenti cavesi, che hanno chiesto di partecipare quali critici letterari al Premio. Saranno 25 studenti per ciascuno dei 6 istituti secondari cavesi a leggere la cinquina finalista. E molti altri sono rimasti fuori dalle selezioni fatte dai loro docenti e per i quali si sta lavorando tra gli organizzatori per allargare la giuria.
Ieri mattina studenti, dirigenti scolastici e docenti degli istituti Liceo Classico, Scientifico, Socio-psicopedagogico linguistico, Istituto per geometri, Professionale e Tecnico-commerciale sono stati accolti nella sala di rappresentanza del Palazzo di Città dall’assessore alla Pubblica Istruzione, Vincenzo Passa, tra l’altro in questi giorni sindaco facente funzione per le assenze del primo cittadino Marco Galdi, a Washington per promuovere il Millennio, e del suo vice Luigi Napoli, influenzato.
I ragazzi effettueranno delle recensioni sui libri letti, procedendo anche ad una votazione degli scrittori preferiti tra i cinque. Da questi lavori verranno fuori tre studenti per istituto, che parteciperanno poi alla fase finale di prova estemporanea, che si svolgerà nell’Aula Magna del Liceo “A. Genoino”.
La serata della premiazione è fissata per il giorno 26 novembre 2011, per cui il calendario della fase finale del Premio risulta essere il seguente: la serata finale si svolgerà il 25 novembre nel Palazzo di Città. Dal giorno prima l’incontro con gli scrittori in gara, con un dibattito nell’Aula consiliare.
Ieri mattina, al fianco dell’assessore Passa, le dott.sse Teresa Avallone, responsabile della Biblioteca comunale, e Filomena Ugliano, aiuto bibliotecaria, ed il commissario del Distretto scolastico Cava-Vietri, prof. Antonio Avallone.
L’assessore Vincenzo Passa ha dichiarato: «Il Premio Badia è un fiore all’occhiello della città, che è stato inserito a ragione nel calendario degli eventi che accompagnano la stagione del Millennio della Badia. Diffondere la cultura della lettura nelle giovani generazioni, sempre più distratte da altro, è sicuramente un obbiettivo da sostenere ed incentivare. Di qui, vista anche la grande risposta avuta quest’anno, la necessità di aumentare il numero dei giovani “critici letterari” da coinvolgere. Il meccanismo ben rodato del Premio farà il resto. Come uomo di scuola, non posso che essere vicino a questa iniziativa, che nel corso di questi anni è cresciuta nel panorama nazionale, come testimoniano gli autori che nella sua storia sono stati selezionati e che hanno fatto visita alla nostra città».
Questa la cinquina di quest’anno:
- Bianca come il latte, rossa come il sangue, di Alessandro D’Avenia, è uno struggente, emozionante e poetico diario di un adolescente a contatto con l’innamoramento, l’amore, la malattia, la morte, il sogno, la comunicazione. E non a caso le due ragazze della sua vita si chiamano Beatrice e Silvia…
- L’estate del cane nero, di Francesco Carofiglio, è la rievocazione magistrale, intensa, ricca di atmosfere, di uno di quei periodi dell’adolescenza che cambiano la vita: vicende dolci, drammatiche e “fantastiche” vissute da un gruppo di amici. Sullo sfondo il “cane nero”, un mostro che mostro non è…
- Suona per me è l’opera prima di una giovane cavese, Giusella De Maria, prima concittadina nella storia del Premio e vincitrice di una sua sezione. Con poetica semplicità ed avvolgente capacità di coinvolgimento racconta l’incontro di due giovani in crisi, alimentato dall’amore e dalla musica.
- Spingendo la notte più in là, di Mario Calabresi, attualmente direttore de “La Stampa”, è un tuffo nei terribili anni di piombo. Il racconto tenero, doloroso e profondo dell’episodio che sconvolse la sua vita e l’intera nazione: l’uccisione di suo padre, il commissario Calabresi, sotto casa, mentre andava al lavoro.
- Il giorno dei morti, di Maurizio Di Giovanni, è un noir della serie sempre più apprezzata del commissario Ricciardi. Ambientato durante il ventennio fascista, coinvolgente dalla prima pagina grazie ad una scrittura incisiva, chiara e raffinata e ad idee narrative di alto profilo, racconta l’inferno dei bambini di strada napoletani, attraverso la misteriosa morte di uno di loro.
L’Addetto Stampa Antonio Di Martino
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