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Cronaca

Lavori al Trincerone, pignorati dalla ditta oltre tre milioni di euro

Inserito da (admin), venerdì 19 giugno 2015 00:00:00

Il Comune rischia il dissesto finanziario. Solo pochi giorni fa, infatti, è stata pignorata la somma di 3 milioni e 250mila euro su richiesta della “Rem costruzioni” per il contenzioso del Trincerone ferroviario. Il Comune cerca di correre ai ripari con una delibera “salvagente”, che prevede la rateizzazione della cifra. Ma si tratta di una “grana” che potrebbe portare anche al dissesto finanziario e, forse, al commissariamento dell’Ente.

Nello specifico, si tratta di un lodo arbitrale perso dal Comune e relativo a parte dei lavori della rampa sequestrata. Per questa situazione, l’Ente è stato condannato a pagare 3 milioni di euro. La “Rem costruzioni” ha pignorato la somma al tesoriere Banco di Napoli e con urgenza, a metà giugno, la Giunta comunale ha proposto una transazione alla stessa Rem per sbloccare il pignoramento. La transazione prevede una rateizzazione di parte della somma, in attesa del giudizio del tribunale sulla parte restante. La delibera di Giunta che dà mandato al funzionario a transigere è stata pubblicata nella giornata di ieri e contempla un accordo che prevede la rateizzazione dell’ingente somma, con prima rata di 333mila euro con scadenza il 31 luglio.

Nell’atto di pignoramento si legge che l’ufficiale giudiziario addetto al Tribunale di Nocera Inferiore ha pignorato tutte le somme dovute e detenute dal Banco di Napoli, in qualità di istituto tesoriere del Comune metelliano, fino all’importo di 3 milioni e 250mila euro, oltre interessi al tasso legale successivi al 13 aprile 2015, fino alla data di effettivo pagamento. «A tal fine - scrive l’ufficiale giudiziario - ho fatto formale ingiunzione al Comune, nella persona del sindaco, di astenersi da qualunque atto diretto a sottrarre alla garanzia del credito i beni assoggettati ad espropriazione ed ho intimato al Banco di Napoli di non disporre delle somme pignorate, senza ordine del giudice».

D’altro canto il Comune ha emanato una delibera per un accordo solutorio del lodo arbitrale. Una sorta di delibera “salvagente” per tenere a galla l’Ente da eventuali dissesti. La delibera propone di approvare l’accordo solutorio di esecuzione parziale del lodo. Preliminarmente le parti convengono di determinare in 3 milioni e 37mila euro l’importo complessivo del debito del Comune derivante dal lodo arbitrale ed in 2 milioni di euro l’importo corrisposto in esecuzione parziale del medesimo lodo.

L’importo di 3 milioni di euro viene individuato e contemplato nell’accordo solutorio al solo fine di cristallizzare il debito del Comune derivante dal lodo e di mantenerlo fermo per tutta la durata del giudizio di impugnazione. L’importo di 2 milioni di euro, oggetto di esecuzione parziale, sarà invece corrisposto alla Rem in 6 rate bimestrali di 333mila euro cadauno, la prima entro la fine del mese prossimo. L’ultima rata dovrà essere estinta entro il 31 maggio 2016. L’accordo prevede anche la rinunzia da parte della Rem alla prosecuzione o proposizione di azioni esecutive, fino alla definizione del giudizio d’impugnazione del lodo, con udienza fissata per il prossimo 14 luglio.

Annalaura Ferrara - La Città

Le precisazioni di Marco Galdi

In riferimento alle notizie diffusesi in città di un paventato dissesto finanziario del Comune a causa di un pignoramento subito dall’Ente locale, il prof. Marco Galdi precisa quanto segue:

«Non è vero che il Comune è in dissesto. Il tesoriere comunale, il Banco di Napoli, ha accantonato temporaneamente somme oggetto di un pignoramento da parte della ditta Rainone relativo ad un contenzioso riguardante lavori effettuati durante l’Amministrazione Gravagnuolo. Tale accantonamento verrà immediatamente rimosso per effetto di un accordo transattivo quest’oggi sottoscritto in esecuzione della deliberazione di Giunta n. 210 del 12 giugno 2015. Tale misura ha consentito il ripristino della liquidità di cassa.

Segnalo che sugli organi di stampa non è stato, invece, dato alcun rilievo all’iniziativa assunta dal Comune che ha determinato il pignoramento, sempre presso il Banco di Napoli, di oltre 5 milioni di euro nei confronti della Regione Campania. La misura è stata attuata per recuperare somme dovute dalla Regione al Comune e concorrerà ad incrementare la liquidità di cassa dell’Ente».

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