Tu sei qui: CronacaLa cronaca dello spaventoso rogo
Inserito da Il Salernitano (admin), mercoledì 20 agosto 2003 00:00:00
Ricostruiamo l'esatta dinamica dello spaventoso incendio, domato del tutto solo nella serata di ieri, che praticamente per due giorni ha stretto in una morsa di fuoco Monte Finestra ed alcune zone della località Corpo di Cava. Tutto è partito da un piccolo focolaio, avvistato verso le ore 12 di lunedì mattina, dal quale poi si è scatenato il putiferio: fiamme alte più di 7 metri, grosse nubi di fumo arrivate fino a valle, circa 5.000 ettari di macchia mediterranea distrutti, anche a causa delle sterpaglie secche che hanno agevolato notevolmente le fiamme. Erano, dicevamo, da poco passate le 12 dello scorso lunedì, quando da un punto di avvistamento è stato scorto del fumo proveniente dalla vallata al di sotto di Monte Finestra, precisamente da Casa Riceri, località della frazione Corpo di Cava. Sembrava il classico rogo appiccato in un fondo agrario per fare pulizia ed invece era un vero e proprio incendio, che si è subito propagato, assumendo proporzioni enormi. Ad aggravare maggiormente la situazione, già di per sé critica, il particolare che il luogo in questione è raggiungibile solo a piedi. Si è reso necessario, quindi, l'intervento dei mezzi aerei, impegnati in altri luoghi della provincia. Subito sono giunti sul posto l'ispettore Michele Lamberti, responsabile del Nucleo di Protezione Civile metelliano, accompagnato da due unità, l'onnipresente gruppo volontario delle Giacche Verdi, alcuni operai del Nucleo Antincendio della Provincia di Salerno ed il Corpo Forestale dello Stato. Accortosi che i vari focolai non potevano essere sedati a mano, Michele Lamberti ha allertato almeno due unità aeree per cercare di arginare la situazione. Intanto, le fiamme si erano alzate in modo spaventoso, con l'odore e la temperatura altissima divenuti insopportabili. Sprezzanti del pericolo, gli operatori giunti sul posto hanno effettuato varie operazioni di "taglia fuoco", cercando di delimitare l'incendio. Ed ecco giungere l'elicottero con secchiello della Forestale. Le altissime fiamme ed il fumo, che nel frattempo lambivano le case vicine, generando grande paura tra i residenti, sembravano quasi avvolgere l'elicottero. A dar man forte è arrivato poi un canadair, costretto, però, a causa di un guasto, a cessare la propria attività verso le ore 17. Intanto, il rogo aveva raggiunto anche la parte alta del monte. Lo spettacolo notturno delle fiamme, visibili ad occhio nudo dal centro città, era assolutamente terrificante. Focolai che si assopivano ed altri che nascevano. Alle ore 22 il responsabile Lamberti e gli operatori delle Giacche Verdi sono stati costretti a risalire al Corpo di Cava per effettuare alcuni sopralluoghi. Erano giunte, infatti, segnalazioni non solo dai residenti, ma anche dai proprietari delle varie attività ristorative del luogo, impauriti che l'incendio potesse ledere alle loro strutture. Il sopralluogo, invece, ha accertato che il rogo, allo stato in cui era, non poteva giungere a valle e quindi minacciare le abitazioni civili. Durante la mattinata ed il pomeriggio di ieri, poi, il canadair del Corpo Forestale dello Stato e gli altri mezzi aerei di soccorso hanno continuato a buttare dal cielo acqua sui vari focolai. La situazione è ritornata ad un'apparente normalità solo nelle prime ore della serata di ieri.
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