Tu sei qui: CronacaL'ospedale sempre nell'occhio del ciclone
Inserito da Il Mattino (admin), lunedì 21 ottobre 2002 00:00:00
È ancora agitazione all'ospedale "Santa Maria dell'Olmo" (nella foto). Dopo le polemiche dei giorni scorsi sui presunti ritardi nei lavori di completamento dell'opera di ristrutturazione, ora sono alcuni guasti alle apparecchiature biomediche ed al generatore della corrente a generare allarme tra i dipendenti. Si tratta, in particolare, di una delle autoclavi per la sterilizzazione dei ferri chirurgici, nei giorni scorsi in tilt, e del generatore della corrente per la caldaia. Questi stop, almeno per ora, non hanno creato disagi o interruzioni forzate. Infatti, sia l'autoclave che il generatore sono, per così dire, dei "doppioni", da utilizzare in caso di emergenza e, dunque, in dotazione per assicurare la continuità nella normale attività ospedaliera. Proprio la mancanza di questa scorta, però, potrebbe generare una situazione di preallarme. Di parere contrario sono i dirigenti della struttura, che, nonostante la carenza cronica di fondi regionali da destinare a nuovi investimenti per l'ammodernamento delle apparecchiature, garantiscono la completa affidabilità delle attrezzature ospedaliere e, soprattutto, smentiscono l'ipotesi di un blocco, causato da guasti tecnici o, peggio ancora, dall'obsolescenza dei macchinari. «Chi lavora in sala operatoria - precisa Gennaro Vairo, direttore del Dipartimento di Rianimazione e Terapia intensiva dell'Asl Sa1 - sa per certo che l'autoclave è soggetta a guasti frequenti. La causa, del tutto fisiologica, risiede nell'elevata mole di lavoro cui sono soggetti questi macchinari e nello stato dell'acqua che viene utilizzata». Insomma, guasti frequenti, ma nessuno stop, come assicura il primario Vairo: «Siamo molto previdenti. Per ogni blocco operatorio, abbiamo ben due autoclavi a Cava come a Castiglione. Mentre a Nocera, dove funzionano tre tavoli operatori, abbiamo sei autoclavi». Per rassicurare la cittadinanza, poi, il dirigente rivela altre misure precauzionali: «Accanto alla manutenzione straordinaria, la nostra Asl ha previsto nel contratto una manutenzione ordinaria, con cadenza trimestrale. Il tutto per garantire efficienza. Infatti, non si è registrata interruzione nell'attività operatoria». Nessun allarme, dunque, ma resta la tensione.
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