Tu sei qui: CronacaL'A.N.F.I. per la prima volta in città
Inserito da (admin), mercoledì 7 ottobre 2015 00:00:00
Una giornata tutta delle Fiamme Gialle, del recente passato, nella Città di Cava de’ Tirreni. Fra le molteplici iniziative poste in campo dalla Presidenza della Sezione A.N.F.I. (Associazione Nazionale Finanzieri d’Italia) di Salerno, dedicata ad un figlio eletto della Città di Cava de’ Tirreni, il Generale di Brigata della Guardia di Finanza Ferdinando De Filippis, ieri pomeriggio, martedì 6 ottobre 2015, una nutrita rappresentanza delle Fiamme Gialle, in quiescenza, presso lo storico Sacrario Militare del civico cimitero metelliano ha reso gli onori d’accoglienza, con altre rappresentative militari e delle Forze di Polizia, all’Ordinario Militare per l’Italia, S.E. Rev.ma Mons. Santo Marcianò.
La venuta del Prelato, accolto dalle più alte cariche civili, amministrative, religiose e militari regionali, nonché dalle rappresentative delle Associazioni d’Arma, è legata alla “memoria dei caduti della grande guerra” ed all’“affidamento delle Forze di Polizia al Santo Patrono d’Italia: San Francesco d’Assisi”. «I luoghi come il Sacrario - ha ricordato Mons. Marcianò - sono lezioni di vita, perché offrono un messaggio educativo fondamentale ed oggi più che mai la società ha bisogno di esempi e di educatori».
Al termine della sobria cerimonia, le Fiamme Gialle sono state accolte nel salone d’onore del Palazzo di Città dal Sindaco Vincenzo Servalli, il quale ha sintetizzato la valenza delle Forze di polizia ed il costante contributo costantemente reso alla collettività. Nella circostanza il primo cittadino metelliano ha presentato la famosa “Pergamena in bianco” (4 settembre 1460), la quale, rimasta immacolata, consentì ai cavoti o cavajuoli del tempo di ricevere notevoli favori, uno dei quali non pagare gabelle in tutto il Regno di Napoli e lo stemma cittadino (dal 22 settembre 1460).
La partecipazione al solenne pontificale, arricchito dal lancio del “botafumeiro”, ha concluso la serata. La presenza di tanti cappelli alpini, costituenti specifica caratterizzazione delle Fiamme Gialle (fondate nel 1774), ha destato rilevante interesse da parte di quanti hanno assiepato il Santuario di San Francesco e Sant’Antonio.
Livio Trapanese
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