Tu sei qui: CronacaIl PAES che non piace
Inserito da (admin), giovedì 25 ottobre 2012 00:00:00
Presentato il Paes di Cava (Piano d’azione per l’energia sostenibile), lanciato dall’Unione Europea e che prevede anche contributi e finanziamenti a favore dei Comuni e dei privati che fanno azioni per ridurre l’emissione di CO2. L’obiettivo è di ridurre del 20% le emissioni entro il 2020 rispetto al 2005. Prevedono di "muovere" investimenti per 100 milioni di euro. Hanno programmato azioni in diversi settori, ma non nell’industria, dove, notoriamente, abbiamo le maggiori emissioni di CO2 e dove quindi si potrebbero prevedere azioni di riduzione, con ricadute economiche ed occupazionali. L’esclusione dell’industria dalle azioni-Paes determina la sua esclusione dai finanziamenti dell’Europa, che premia solo le iniziative previste in programmi di riduzione delle emissioni di CO2. A Torino e Bologna, invece, non si sono lasciati sfuggire l’occasione per attrarre investimenti, contributi e finanziamenti a buon mercato.
A Cava facciamo le cose in fretta. In 20 giorni bisogna chiudere e non si convocano nemmeno coloro i cui interessi sono coinvolti o le cui attività influiscono sull’attuazione del Paes o che possiedono o controllano informazioni, risorse e competenze necessarie per l’elaborazione e l’attuazione della strategia, la cui partecipazione o il cui coinvolgimento sono necessari per la riuscita del Piano d’azione (Enel, GDF-Suez, CSTP, Sita, banche, ESCO, Camera di Commercio, associazioni di architetti ed ingegneri, associazioni di costruttori e di industriali, loro rappresentanti, rappresentanti della società civile, compresi studenti, lavoratori, ecc., Università, consulenti, rappresentanti dell’Amministrazione regionale e dei Comuni limitrofi) per garantire coordinamento e coerenza con piani ed azioni intrapresi ad altri livelli decisionali.
Non sono state elaborate previsioni finanziarie pluriennali di copertura degli investimenti, nemmeno di quella parte del Piano che dovrebbe attuare il Comune. Non è stata adeguatamente coinvolta la minoranza consiliare, che potrebbe diventare maggioranza fra qualche anno o mese, con un Piano che avrà fine nel 2020. Il mancato coinvolgimento dell’attuale minoranza e la carenza delle previsioni finanziarie legate al Paes ne rendono incerta l’attuazione, che, nella migliore delle ipotesi, inizierà con questa consiliatura e proseguirà con la prossima, la quale, ove di segno diverso dall’attuale, potrebbe disconoscere un Paes di cui non si è cercata la condivisione.
Il responsabile di Unimpresa per Cava de’ Tirreni, Mario Farano
Cava de’ Tirreni: "La bella addormentata" (seconda puntata)
La Strega Cattiva vuole tranquillizzare chi s’era preoccupato della sua assenza e del suo silenzio delle ultime 48 ore, informando che, attraverso la sua sfera magica, ha assistito alla riunione nella Sala Rossa della Mediateca di Cavamelot di martedì 23 ottobre 2012 per la presentazione del PAES. Attorno al rettangolare tavolo sedevano (da sinistra) l’arch. Milione, l’ing. Sarno, l’ing. Palumbo, il Sindaco Prof. Avv. Galdi, l’Assessore all’Ambiente e ciclo dei rifiuti/Governo del territorio e politiche comunitarie, arch. Salsano, e l’arch. Collazzo.
Qualche perdonabile e fisiologica gaffe, ad esempio quella del Sindaco, che sembra abbia firmato un "certo" Patto di Kyoto (ma chiaramente voleva dire Patto dei Sindaci, visto che il Protocollo di Kyoto l’hanno firmato altri). La notifica del ricercatore relatore ultraquarantennale che Cavamelot è tra i 4.394 sottoscrittori del Patto dei Sindaci, come si può rilevare dal sito web www.pattodeisindaci.eu. Qui si aggiunge, così come si può rilevare dallo stesso sito, che l’adesione è stata inserita solo il 22 ottobre 2012 (nonostante la delibera di adesione sia datata novembre 2010). A verifica di ciò cifrate sulla scheda del Comune in basso a destra (sotto il rigo che menziona l’ing. Luca Caselli c’è la dicitura Last update, ovvero ultimo aggiornamento).
Orbene, due sono i brevi e piccoli, ma seri e costruttivi, quesiti:
1. Se è vero che il Patto dei Sindaci ha richiesto di inviare il PAES entro il termine perentorio di 1 mese (22/11/2012), considerato che il PAES dovrà passare in Consiglio Comunale per l’approvazione, è mai possibile che i privati presentino le proprie proposte entro i prossimi 20 giorni a decorrere dal 23 ottobre 2012?
2. E’ mai possibile che si porti, come dichiarato nella riunione citata, in Consiglio Comunale un PAES da approvare solo a fine novembre 2012 (i tempi per una breve istruttoria delle proposte dei privati e della Commissione Ambiente e l’esame dei Consiglieri Comunali per eventuali interventi in CC), per poi inviarlo al Patto dei Sindaci? Alla prossima puntata.
La Strega Cattiva (alias Annamaria Senatore)
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