CronacaFocolaio di aviaria ad Ostia, instaurata zona di protezione per impedire passaggio all'uomo

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Focolaio di aviaria ad Ostia, instaurata zona di protezione per impedire passaggio all'uomo

La Regione Lazio ha disposto una «zona di protezione con raggio di 3 Km dall'allevamento sede di focolaio di influenza e una zona di sorveglianza con un raggio di 10 Km»

Inserito da (Maria Abate), mercoledì 10 novembre 2021 08:58:43

Mentre in Italia (e nel Mondo) il Covid si riprende inesorabilmente, nel Lazio è stato accertato un focolaio di influenza aviaria accertato in un allevamento avicolo di Ostia

Per questo, dopo un consulto con l'Asl Roma3, la Regione Lazio ha disposto una «zona di protezione con raggio di 3 Km dall'allevamento sede di focolaio di influenza e una zona di sorveglianza con un raggio di 10 Km».

In quell'attività si è verificata la morte di 50 galline, che ha fatto scattare i controlli. E adesso tutti gli allevamenti dovranno essere verificati.

Ma cos'è l'influenza aviaria? E quali rischi di contagio corre l'uomo? Lo spiega con chiarezza l'Istituto superiore di sanità, secondo cui «l'influenza aviaria ha manifestazioni molto diverse, da quelle più leggere fino alle forme altamente patogeniche e contagiose che generano epidemie acute. I virus si possono trasmettere da azienda ad azienda tramite i mezzi meccanici, gli attrezzi e strumenti contaminati, le macchine, i mangimi, le gabbie, o perfino gli indumenti degli operatori».

La presenza nei polli del virus H5N1, secondo l'Iss, determina anche il rischio che il virus, passando all'uomo, «possa mutare in un virus nuovo che abbia la capacità di trasmettersi con facilità da persona a persona. Per diventare veramente pericolosi per la popolazione umana questi virus devono acquisire la capacità di trasmettersi facilmente da uomo a uomo, ossia effettuare il cosiddetto "salto di specie" che finora non si è verificato. La comparsa di un nuovo virus potrebbe causare una epidemia di influenza diffusa a livello mondiale».

Il virus comunque non passa facilmente dai volatili all'uomo: la sua trasmissione «richiede un contatto molto stretto, le principali modalità di infezione sono il contatto diretto con pollame infetto o con superfici e oggetti contaminati dalle feci del pollame».

Nel frattempo, ad Ostia, tutte le carcasse dei volatili devono essere distrutte immediatamente, i veicoli e le attrezzature utilizzate per trasportare pollame sottoposte a procedure di disinfestazione, così come tutti i veicoli utilizzati. Sono vietati il trasporto di carne di pollame, la movimentazione e il trasporto tra aziende, su strada, e l'introduzione e l'immissione di selvaggina. Sono vietate fiere di pollame e altri volatili. Tutte le misure restano in vigore per almeno 21 giorni dopo l'esecuzione della disinfestazione del focolaio.

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