Tu sei qui: CronacaChiesti 4 anni di carcere per il giudice Lamberti
Inserito da Il Mattino (admin), venerdì 22 marzo 2002 00:00:00
Il rito abbreviato, che prevede uno sconto di pena, e le attenuanti per il gravissimo attentato che subì e che gli creò notevoli problemi psicologici: sono questi i motivi per cui il pm Vito Di Nicola ha chiesto quattro anni e quattro mesi di reclusione per il giudice Alfonso Lamberti (nella foto), che pure è sotto processo per reati gravissimi, quali associazione camorristica, estorsione, corruzione, calunnia e violenza privata. È alle ultime battute il processo che vede l'ex magistrato accusato di aver «aggiustato» qualche processo della camorra e di aver chiesto in cambio dei favori, tra i quali quello di piazzare bombe per attentare alla vita del professor Carmine Montefusco, che, in base a quanto ipotizzato dall'accusa, sarebbe stato secondo Lamberti l'amante di sua moglie. Parti civili nel processo sono il professore, assistito dall'avvocato Marcello Giani, e l'ex moglie di Lamberti, Angela Procaccini, assistita dagli avvocati Francesco Altieri e Vincenzo Sarno, mentre il giudice Lamberti è difeso dagli avvocati Antonio Zecca e Gustavo Pansini. Il 9 aprile prossimo è prevista la discussione; dopo qualche giorno è attesa la sentenza. I fatti risalgono agli anni '87-'88, ma fu nel '95 che, con le dichiarazioni di Galasso ed Alfieri, venne fuori l'ipotesi di un meccanismo di «compravendita» dei processi e di corruzione all'interno della Corte d'Appello di Napoli. Lì svolgeva la sua attività di magistrato Alfonso Lamberti e, in seguito a quelle dichiarazioni, si riaprì un fronte di indagini sui due attentati al professore Montefusco: una bomba era esplosa, l'altra no. Perché questi attentati? L'ipotesi dell'accusa diceva che Lamberti aveva chiesto alla camorra di «fare terra bruciata» intorno alla moglie dalla quale si stava separando. I due attentati erano diretti contro colui che Lamberti, sempre secondo l'accusa, sospettava essere l'amante della Procaccini. Nel corso del processo si sviluppò, poi, l'accusa di calunnia da parte dello stesso Lamberti alla moglie ed al professore, che lo avrebbero accusato, in alcune dichiarazioni fatte ai magistrati, di essere il mandante di quegli attentati. Loro, poi, vennero prosciolti e lui rinviato a giudizio. Ieri, davanti alla Prima Sezione penale del Tribunale di Salerno, in una composizione raggiunta con notevole difficoltà, trattandosi di un magistrato che siede sul banco degli imputati, il pubblico ministero Vito Di Nicola ha pronunciato la sua lunga requisitoria, alla fine della quale ha chiesto la condanna dell'ex giudice Alfonso Lamberti a quattro anni e quattro mesi di reclusione, con le attenuanti e lo sconto dovuto al rito abbreviato scelto per il processo. La sentenza è attesa per la fine di aprile.
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