Tu sei qui: CronacaAvanza l'incubo rifiuti
Inserito da Il Salernitano (admin), martedì 29 giugno 2004 00:00:00
L'emergenza rifiuti arriva nella Vallata metelliana. Il sito di pre-stoccaggio di via Cimitero, dopo essere stato raddoppiato, è quasi saturo. Già dalle prossime 24 ore il popolo cavese si troverà, con ogni probabilità, a dover convivere con la spazzatura a due passi. Ma la situazione che si prospetta è ancora più grave del previsto. Infatti, se prima la frazione umida veniva sversata regolarmente, adesso non sarà più così. Quindi, ora anche l'umido sarà in strada. Enormi problemi per l'igiene e la salute pubblica, ma soprattutto pesanti danni all'ambiente ed all'immagine della città, che finora non aveva mai patito l'emergenza, avendo un proprio sito di trasferenza. Catenacci, commissario straordinario l'sos immondizia, aveva trovato in Parapoti la strada per evitare il collasso dell'intera provincia. Ora sta lavorando per valutare anche altre soluzioni. Ed intanto Cava attende. Il sindaco Messina ne approfitta per togliersi qualche sassolino dalla scarpa e bacchetta sia il Consorzio di Bacino Sa1 che la Gesco per non aver ancora provveduto a prelevare le balle ed a metterle sul treno che le avrebbe condotte in Germania. «E' colpa loro - accusa Messina - se ora la città metelliana si trova in tale situazione. Infatti, all'epoca ci proposero di dotarci di una roto-imballatrice per avvolgere i rifiuti in balle da mandare in Germania. Aderimmo subito, poiché era un metodo per fronteggiare l'emergenza e per svuotare il sito di pre-stoccaggio, spendendo altro denaro. Quando, poi, si trattò di prelevarle, l'Ente ne ritirò solamente 10, lasciando le altre a stazionare nel sito. Quello spazio ci sarebbe servito ad accogliere altra spazzatura». Una frecciata che arriverà a chi di dovere. Il prelievo di tali balle potrebbe garantire alla città una discreta autonomia, in attesa di Catenacci. L'ipotesi di un allargamento ulteriore del sito è impraticabile, sia fisicamente che burocraticamente, visto che è stata affidata la gara d'appalto per l'ampliamento del cimitero. Ora, con la venuta di Catenacci, si parla di termovalorizzatori, che già erano stati previsti nel progetto di Rastrelli, poi non ripreso da Losco e Bassolino. «Mi devono spiegare - attacca Messina - cosa hanno fatto in 6 anni e, soprattutto, perché non hanno portato avanti il progetto per arrivare alla risoluzione delle emergenze realizzato da Rastrelli, che prevedeva Cdr e termodistruttori. Siamo davanti ad un disastro parecchio consolidato. La responsabilità non è di Catenacci. È un danno non indifferente all'immagine della Campania». Messina, poi, lancia un appello ai cittadini di Montecorvino Rovella, che hanno bloccato il traffico ferroviario: «Mi rendo conto che non sia bello avere l'immondizia sotto casa. Secondo il mio parere, però, è meglio che i rifiuti vadano in discarica, dove sono trattati enzimaticamente e derattizzati, piuttosto che stiano in strada, dove possono causare malattie e problemi igienici. Catenacci, comunque, non è uno stupido. Se ha fatto riaprire Parapoti, vuol dire che il suo entourage di geologi ed ambientalisti aveva dato l'ok per la riapertura». Intanto, la Se.T.A., società mista che si occupa del prelievo dei rifiuti, vive alla giornata. Il presidente Bisogno fa sapere che il servizio sarà assicurato ancora per 4-5 giorni. E dopo, la spazzatura andrà in strada, in attesa di Parapoti.
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