Tu sei qui: CronacaAttentato incendiario all'ospedale
Inserito da (admin), giovedì 9 settembre 2004 00:00:00
Notte di paura all'ospedale "Santa Maria dell'Olmo": ignoti hanno appiccato il fuoco ai contenitori dei cartellini marcatempo, scatoloni di tipo cartaceo usati per gli impiegati a termine. In pochi minuti le fiamme si sono propagate alla parete di plastica ed hanno finito per avvolgere in una morsa di fumo e fuoco l'intero locale, che fino a qualche mese fa ospitava il servizio di portineria. Tempestivo l'intervento dei Vigili del Fuoco della Compagnia di Salerno. L'opera di spegnimento dei "caschi rossi" si è protratta per tutta la notte, per evitare che residui di cenere ed altro materiale incendiato potessero intaccare in qualche modo le centraline degli impianti elettrici che si trovano negli stessi locali dove è scoppiato l'incendio. Gli agenti del Commissariato di Polizia di Stato, diretti dal vicequestore Sebastiano Coppola, hanno raggiunto l'ospedale non appena è scattato l'allarme. Gli investigatori hanno eseguito i primi rilievi, affidandosi anche alle verifiche dei Vigili. Nelle stesse ore hanno ascoltato il direttore sanitario Vincenzo De Paola, costretto nel cuore della notte a tornare al proprio posto di lavoro. Notte insonne anche per i pazienti ricoverati, svegliati dalle sirene dei pompieri. Dai primi accertamenti risulterebbe chiara la matrice dolosa del rogo. «Dai rilievi dei Vigili del Fuoco - ha spiegato il direttore sanitario, Vincenzo De Paola - è chiaro che non ci sono stati guasti e neppure un corto circuito. E' evidente che il fuoco è stato appiccato da qualcuno. A prendere fuoco sono state le due file di cartellini marcatempo che noi usiamo per gli impiegati a termine. Lì è stata riscontrata l'origine del fuoco. Con ogni probabilità è stata usata della benzina o dell'alcool». Un'azione dimostrativa contro l'ospedale. Di questo sembra ormai convinto anche il direttore. Per ora appare poco credibile l'ipotesi che ad appiccare il fuoco siano stati dei vandali o dei balordi. Restano, però, tanti interrogativi: chi ha colpito mirava proprio ai cartellini marcatempo, per cancellare qualche prova cartacea, oppure ha colpito in portineria perché i locali sono incustoditi, lontani da occhi indiscreti, e dunque più facilmente violabili? A rafforzare quest'ultima ipotesi ci sarebbe un elemento non trascurabile: da settimane all'ospedale "Santa Maria dell'Olmo" si vive in un clima di malumori e proteste per la decisione della direzione generale di accorpare il servizio di centralino in un unico presido, quello di Nocera. Questa scelta ha portato al trasferimento dei centralinisti presso il presidio "Umberto I" ed alla sparizione del servizio di portineria. Centralino accorpato, dunque, e soprattutto la sospensione di una vigilanza notturna fino a qualche settimana fa garantita dal servizio di portineria, vista la mancanza di vigilantes. «Non so darmi una spiegazione. L'unificazione del centralino - spiega il direttore De Paola - è stata decisa per favorire l'utenza ed era stata invocata proprio dai nostri dipendenti, che hanno chiesto di partecipare al concorso per passare alla categoria di centralinisti». Polemiche a parte, l'incendio della scorsa notte ha riproposto il problema della sicurezza e della scarsa vigilanza, specie nelle ore notturne. «La direzione generale - precisa De Paola - ha previsto un servizio di vigilantes. E' stato espletato un regolare concorso, cui hanno partecipato i dipendenti dell'Asl in possesso di alcuni requisiti. E' stata deliberata anche la graduatoria definitiva. E' evidente che, con la pausa estiva, la partenza del servizio è slittata, ma questo non vuol dire che si è fatto marcia indietro. Noi continuiamo a lavorare anche in periodo di ferie. Ed i risultati si vedono: il reparto di Cardiologia è quasi completato ed a giorni ci sarà consegnato. Si procederà quindi con la ristrutturazione del reparto di Chirurgia».
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