Tu sei qui: Territorio e AmbientePompei, si torna a scavare nell'area centrale del sito: spuntano una lavanderia e una casa con forno
Inserito da (Redazione Costa d'Amalfi), martedì 28 febbraio 2023 07:50:03
A Pompei, si sta nuovamente scavando in un'area estesa per circa 3.200 mq, quasi un intero isolato della città antica sepolta nel 79 d.C. dal Vesuvio. Il progetto si inserisce in un più ampio approccio che, sviluppato durante gli anni del Grande Progetto Pompei, mira a rettificare e risolvere i problemi idrogeologici e conservativi dei fronti di scavo, ovvero il confine tra la parte scavata e quella inesplorata della città antica. Quest'ultima ammonta a circa 15 ettari di isolati e case ancora sepolti sotto lapilli e cenere, quasi un terzo dell'abitato antico.
L'impostazione del nuovo scavo, ubicato nell'Insula 10 della Regio IX, lungo Via di Nola, è dunque la stessa già attuata nello scavo della regio V durante gli anni 2018-2020 che, sotto la direzione dell'allora direttore, Massimo Osanna, ha visto emergere la casa di Orione, la casa con Giardino e il Themopolium. Oltre a migliorare le condizioni di conservazione e tutela delle strutture millenarie attraverso una sistemazione dei fronti di scavo, da sempre elementi di vulnerabilità a causa della pressione del terreno sui muri antichi e del deflusso delle acque meteoriche, i nuovi scavi si avvalgono dell'impiego delle diverse professionalità dell'archeologia, tra cui archeologi, archeobotanici, vulcanologi numismatici, topografi antichi, oltre ad architetti, ingegneri e geologi, per trarre il massimo di informazioni e dati dalle operazioni di indagine stratigrafica.
"Scavare a Pompei è un'enorme responsabilità -dichiara il direttore del sito, Gabriel Zuchtriegel-. Lo scavo è un'operazione non ripetibile, quello che è scavato lo è per sempre. Perciò bisogna documentare e analizzare bene ogni reperto e tutte le relazioni stratigrafiche e pensare sin da subito a come mettere in sicurezza e restaurare quello che troviamo."
Lo scavo è ancora all'inizio, ma cominciano già ad affiorare le creste murarie dei piani superiori degli edifici antichi, tra cui una casa, trasformata nelle sue ultime fasi in fullonica (lavanderia) e scavata già intorno al 1912, e una casa con forno e cella superiore. Nei livelli ancora più alti, gli archeologi hanno documentato una serie di buche praticate nel terreno in anni forse più recenti e presumibilmente funzionali all'utilizzo agricolo del terreno o forse legati alle attività di cava di lapilli che subì l'area in epoca moderna. Vedute sette-ottocentesche mostrano come il plateau al di sopra degli scavi fosse adibito a diverse coltivazioni agricole, tra zone boscose e edifici rurali e serre di agricoltori erano ancora presenti fino al 2015. Un paesaggio, quello storico dei decenni della riscoperta di Pompei, che il Parco vuole valorizzare e raccontare anche attraverso un altro progetto che punta alla riqualificazione delle aree verdi del sito e dei suoi dintorni. Proprio in queste settimane è in corso la procedura di selezione di un partner per la coltivazione dei vigenti del Parco nell'ambito di un partenariato pubblico-privato, che prevede l'ampliamento delle aree coltivate, e in futuro anche la messa a regime di uliveti, frutteti e orti sociali.
"La dimensione di una catastrofe si misura anche a seconda della possibilità di dimenticarla, di farla cadere nell'oblio -commenta il direttore- E quel paesaggio di coltivazioni, boschi e pascoli che nasce nei secoli dopo l'eruzione sul sito dell'antica città, è come un piccolo conforto rispetto alla tragedia terribile del 79 d.C. che distrusse l'intera città di Pompei in due giorni. La memoria della tragedia svaniva, la vita tornava. Tant'è vero che dopo l'inizio degli scavi, nel 1748, ci vollero 15 anni per capire che si stava scavando a Pompei e non a Stabia."
Se sei arrivato fino a qui sei una delle tante persone che ogni giorno leggono senza limitazioni le nostre notizie perché offriamo a tutti la possibilità di accesso gratuito.
Questo è possibile anche grazie alle donazioni dei lettori. Sostieni l'informazione di qualità, sostieni Il Portico!
Scegli il tuo contributo con
rank: 102211106
Prosegue l'allerta meteo per venti forti nord-orientali con raffiche e mare agitato con possibili mareggiate: la Protezione Civile della Regione Campania ha infatti prorogato l'avviso almeno fino alle 18 di domani sera (martedì 14 gennaio) sull'intero territorio. Si raccomanda ai Sindaci di monitorare...
La Protezione civile della Regione Campania, in considerazione delle valutazioni del Centro Funzionale, ha emanato un avviso di allerta meteo con criticità idrogeologica per temporali di livello Giallo e un contestuale avviso per venti forti e mare agitato, validi dalle 12 di domani, sabato 11 gennaio,...
A 25 anni dalla scomparsa di Franco Troiano, indimenticato promoter, artefice della memorabile stagione di concerti nella città metelliana negli anni '80 e '90 con i più grandi nomi del panorama musicale mondiale e nazionale, sabato prossimo 11 gennaio, alle ore 12, si svolgerà la cerimonia di intitolazione...
Vietri sul Mare ha ufficialmente aderito al comando associato di Polizia Locale "Costa d'Amalfi", che comprende anche i comuni di Maiori, Minori e Atrani, con l'insediamento del capitano Gianluca Ossignuolo. 47enne, originario di Maiori, Ossignuolo è stato accolto dal sindaco Giovanni De Simone e dal...
Si chiamerà Parco Centrale David Sassoli, in omaggio ad un grande europeista, giornalista, membro del Parlamento Europeo dal 2009, fino a diventarne Presidente dal 2019 all'11 gennaio 2022, anno della sua scomparsa. La cerimonia di intitolazione con lo scoprimento della targa si terrà venerdì 10 gennaio...