Tu sei qui: Territorio e AmbienteNunzia Maiorano, il suo dramma ad "Amore Criminale" domenica 17 marzo alle 21,30 su Rai3
Inserito da (Redazione), giovedì 14 marzo 2019 12:06:42
di Patrizia Reso
"Amore criminale" è nato nel 2010. E' giunto alla decima stagione. Quest'anno le donne, che non hanno più voce, le sentiremo di nuovo da Veronica Pivetti, che è stata confermata alla conduzione del programma dopo l'edizione scorsa.
Stasera un comunicato stampa mi ha fatto venire il magone, lo riporto integro: "La terza puntata di Amore criminale è dedicata a Nunzia Maiorano, uccisa con 41 coltellate a Salerno.
Dopo un inferno di quindici anni di violenze, da tre mesi, la donna aveva deciso di non dormire più sotto lo stesso tetto del marito anche se di giorno continuava a occuparsi di lui e dei figli. Nunzia aveva deciso di separarsi per scappare da un matrimonio infelice e violento. Così si era trasferita a casa della madre.
La mattina del 22 gennaio 2018 Nunzia viene uccisa dal marito davanti agli occhi dell'anziana madre e del figlio più piccolo, costretto ad assistere all' omicidio.
Nonostante le lesioni, gli schiaffi, i pugni, i calci, le ciocche di capelli strappate, le coltellate e i morsi...Nunzia - mentre muore - volge l'ultimo sguardo al figlioletto, chiedendo alla propria madre di portarlo al sicuro.
L'ex marito d Nunzia è stato condannato per omicidio, in primo grado, con rito abbreviato, a 30 anni di carcere. Si attende l'appello.
Tutta la vicenda è stata ricostruita con una docu-fiction.
Nell'anteprima della puntata Veronica Pivetti reciterà un testo scritto dallo scrittore Paolo Di Paolo proprio sull'omicidio di Nunzia Maiorano."
Sì, mi è venuto il magone, perché ho pensato, paradossalmente, Nunzia è molto più presente oggi che prima. Questo bisognerebbe chiederlo ai familiari, ma io insisto nell'affermare che, e questo vale per le donne in particolare, siamo molto più considerate da morte che da vive. Non a caso mi ritorna l'immagine di Rosaria Lopez, oppure quella di Pamela o ancora quella di Desirée o quella di Federica... Potrei arrivare all'infinito, sono tutte perle che formano un collana da mettere attorno al collo di tutti gli uomini del mondo. Dove eravamo tutti noi quando queste donne soffrivano, vivevano nel dolore e nessuno se ne accorgeva? Quanto siamo responsabili per ogni storia, che poi, nel bene o nel male, viene utilizzata, con profitto o economico o strumentale? Quante donne, nel momento in cui sto scrivendo, patiscono ciò di cui parliamo?
Che la docu-fiction della Rai abbia un fine anche nobile è indubbio, ma quanto incide nella società? E come incide? Quanti uomini, da dieci anni a questa parte, si sono ravveduti? Chi ha acquistato quella consapevolezza necessaria per vivere una relazione rispettosa? Forse chi l'aveva già.
Il tema della violenza sulla donna è molto più vasto di quanto si possa immaginare, basti pensare alle tante bambine della Thailandia sfruttate per turismo sessuale, praticato anche da molti italiani, oppure fermiamoci per un attimo in Iran, che ha messo a tacere l'unica voce in difesa dei diritti umani che forse era ascoltata, l'avvocata Nasrin Sotoudeh, condannata a 33 anni di carcere e 148 frustate, solo per avere detto delle verità inaccettabili per una società arretrata, conservatrice, bigotta. Volendo potrei non fermarmi qui, poiché le violenze si perpetuano e si radicalizzano nelle culture anche in breve tempo, se consideriamo la vergognosa sentenza, emessa da tre donne (il che è anche peggio) ad Ancona, nei confronti di una vittima di stupro, definita dalle stesse non una bellezza da poter essere violentata ... Per non parlare di San Giorgio a Cremano! Applausi ai violentatori...
Ci definiamo un popolo civile rispetto all'arretratezza dell'Iran oppure della Thailandia, ma all'atto pratico non cambia nulla.
Ricordo a tutti che la storia di Nunzia la rivivremo domenica 17 marzo alle 21,30 su Rai3.
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