Tu sei qui: Territorio e AmbienteA San Mauro la Bruca un progetto innovativo per il rilancio delle aree interne del Cilento
Inserito da (Redazione), lunedì 12 giugno 2017 13:34:34
di Francesco Romanelli
Veranda naturale su Capo Palinuro. Così viene definito San Mauro la Bruca, un piccolo paese che con la sua frazione San Nazario consta di circa 500 abitanti o poco più. La bellezza del paesaggio che si gode dalla piazza del piccolo borgo cilentano è straordinaria. I monti si sposano con il mare, il verde delle valli va a braccetto con l'azzurro del cielo, i fiori multicolori di questa terra baciata dal sole infondono gioia e predispongono l'animo alla serena meditazione. L'austero monte Bulgheria, l'Appennino calabro-lucano, le lussureggianti montagne rappresentano dei veri e propri fotogrammi di un film che la Natura ha inteso girare proprio qui. Campania, Basilicata, Calabria e Sicilia stringono qui da sempre uno sposalizio di culture che ha irradiato il Mediterraneo, e, forse il mondo intero. Proprio qui nei giorni scorsi si è svolta una interessante iniziativa che ha coinvolto la comunità del piccolo paese cilentano: "Alla ricerca di utopie possibile,conoscere San Mauro per lo sviluppo delle aree interne, workshop residenziale".
L'iniziativa nasce dalla collaborazione-ha affermato Jessica Sansone che ha lavorato attivamente al progetto- tra il comune di San Mauro, l'Università di Salerno, in particolare il dipartimento di scienze politiche sociali e della comunicazione (corso di laurea magistrale in politiche, istituzioni e territorio) e il dipartimento di farmacia (corso di laurea in scienze agrarie) e l'associazione onlus Paideia". L'idea è quella di realizzare un progetto di sviluppo locale, su di un paese campione, capace di valorizzare le aree interne ed i piccoli comuni."Ma più che su di un tradizionale progetto vorremmo puntare- affermano gli organizzatori- su delle azioni puntuali di sperimentazione capaci di fungere da volano per il territorio, infatti nella fase di realizzazione e svolgimento i progettisti affiancheranno i soggetti locali". Un'idea certamente lodevole che ha trovato il pieno appoggio anche del sindaco del piccolo comune cilentano, Francesco Scarabino che ha dato tutto il suo appoggio e quello della sua amministrazione per fare decollare questo prestigioso progetto." Noi crediamo in questa iniziativa - ha sottolineato- che dovrà coinvolgere non solo il nostro piccolo comune ma anche quelli viciniori per fare decollare, finalmente, dopo anni di abbandono questo meraviglioso territorio a sud della provincia di Salerno". Far conoscere la storia e le bellezze architettoniche e naturali del comune cilentano è certamente un basilare punto di partenza anche perché spesso la storia locale viene sempre messa in un cantuccioe, spesso dimenticata. "Le voci protagoniste del passato che fu- ha scritto Maria Cristina Di Palma,docente di scuole medie superiori-ci spingono, nell'urgenza dell'adesso, a perseguire e realizzare qualcosa. La pianezza della nostra vita, la gioia degli incontri, la meraviglia delle scoperte, l'energia dei progetti sta proprio nel rendere il passato un frutto fresco per il nostro presente, generativo di mete future". Aprire quindi degli "squarci" sulla storia locale è essenziale. "Ciascuno di noi è un piccolo uomo che viaggia sulle spalle di un gigantesco passato",così scriveva Eugenio Scalfari su La Repubblica del 15 agosto del 2004 in un fondo dedicato all'apertura dei giochi olimpici di Atene. Nelle piccole cose c'è il seme di quelle grandi:esse formano le tessere di quel mosaico che è la "grande" storia. A San Mauro la Bruca ci sono, purtroppo, storie "importanti" per tanto tempo tenute conservate (volutamente?) in un cassetto dove una coltre di polvere rischiava di renderle inservibili. Qui nacque Pietro de Causatis, illustre clinico, scienziato e primo medico della Casa Reale dei Borbone di Napoli, nella frazione San Nazario vestì l'abito talare san Nilo, il fondatore dell'abbazia greca di Grottaferrata.
Non molto lontano dal fiume Brulara si trova la caratteristica Abbazia e le vasche dove i monaci lavavano le pelli che poi servivano per i manoscritti. San Mauro la Bruca è anche Santuario Eucaristico (decreto del Vescovo di Vallo della Lucania, mons. Biagio D'Agostino ha dichiarato la 25 luglio 1970). Il 25 luglio del 1969, infatti, ignoti ladri rubavano nella chiesa parrocchiale numerosa suppellettile sacra ed anche un calice che conteneva le sacre particole che furono gettate a terra appena fuori l'edificio sacro. Al mattino seguente furono raccolte e conservate in un ostensorio. Da allora le ostie sono rimaste intatte e conservate in perpetua riparazione. Su queste basi storiche è stata fatta una analisi del territorio fondamentale per l'elaborazione di un piano di sviluppo che non è realizzabile senza uno studio del territorio, una conoscenza/coinvolgimento della comunità e soprattutto senza una buona conoscenza dell'identità del luogo. "I giorni trascorsi a San Mauro hanno permesso - ha concluso Jessica Sansone - di apprendere questi aspetti, ma anche di sperimentare uno studio diverso rispetto al tradizionale approccio universitario. Nella fase successiva (già in atto visto l'incontro tenutosi venerdì scorso nella sede di Paideia a Salerno) si passa, sulla base di quanto appreso sul territorio, alla progettazione vera e propria poi seguirà la fase di sperimentazione di quanto progettato e programmato".
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