Ultimo aggiornamento 5 ore fa S. Roberto Bellarmino

Date rapide

Oggi: 17 settembre

Ieri: 16 settembre

Ultimi 3 giorni

Ultimi 7 giorni

Ultimi 30 giorni

Intervallo di date

cerca

Il Portico Costiera Amalfitana

Il quotidiano di Cava de' Tirreni

Il Portico - Il quotidiano di Cava de' Tirreni Il quotidiano di Cava de' Tirreni

Vi. Pa. Alberghi Ravello, Hotel Giordano, Villa Maria, Villa EvaCaseificio "La Tramontina" - Prima Cotta, la Mozzarella di Bufala Campana fuori dal coro. Caseificio dal 1952, tradizione, sapori, esperienza casearia, QualitàSmall Boutique Hotel in Costiera Amalfitana, Villa Romana Hotel & SPAConnectivia Fibra diretta e soluzioni tecnologiche avanzate per la tua azienda o la tuaMaurizio Russo liquori e prodotti di eccellenza dal 1899 a Cava de' Tirreni. Elisir di Limone, il Limoncello di Maurizio Russo, è realizzato esclusivamente con limone IGP della Costa d'AmalfiHotel Marina Riviera Amalfi - Luxury 4 Stars Holte in Amalfi - Swimming Pool - Bistrot - Gourmet

Tu sei qui: Storia e StorieOspedale di Cava a rischio chiusura: la denuncia della Cisl

Viva la gente, agenzia di viaggi, Salerno, Travel Agency, Turismo, Biglietteria Treni, Biglietteria Aerei, Tour, Pacchetti, Offerte Viaggi, Egitto, New York, Parigi, Brasile, Caraibi, Spagna, CrociereMaurizio Russo, liquorificio dal 1899 - Bu, le creme con latte di BufalaPasticceria Pansa ad Amalfi la dolcezza dal 1830Porti di Amalfi, Pontile Coppola, Ormeggi in Costa d'Amalfi, Amalfi approdo turistico, Amalfi il portoLegambiente Città di Cava de' Tirreni - Salerno Campania Italia

Storia e Storie

Ospedale di Cava a rischio chiusura: la denuncia della Cisl

Inserito da (redazioneip), venerdì 16 marzo 2018 15:52:37

«L'ospedale di Cava de' Tirreni è a rischio chiusura». La denuncia arriva dal Cisl Fp provinciale che ha organizzato, per lunedì 19 marzo, un incontro con i lavoratori alle 11, all'interno dei locali della direzione sanitaria,

«Siamo preoccupati - dichiara Gaetano Biondino, delegato Cisl della Rsu del presidio ospedaliero di Cava de Tirreni - poiché a più riprese e con tutti i manager abbiamo sottolineato che le priorità assistenziali sono fondamentali per i cittadini cavesi che devono avere pari dignità. Seppur sembrerebbe che si sia alzata l'attenzione dell'attuale manager sulle sorti del nosocomio cavese, gravi e forti sono i rallentamenti burocratici che rendono impossibile un rapido esercizio del potere e dell'autonomia manageriale nel riuscire ad adeguare gli organici al fabbisogno assistenziale. Forse nonostante i nostri quotidiani solleciti, in Regione hanno bisogno di una forte azione di tutta la cittadinanza per sbloccare le procedure al fine di favorire l'ingresso di personale poiché i servizi, le sale operatorie e tutti i reparti non possono funzionare senza operatori, e quelli presenti sono costretti a turni estenuanti e non più sostenibili, dequalificati e demansionati quotidianamente oltre ogni ulteriore limite di sopportazione. La situazione è generalizzata anche sulle altre strutture, quella di Mercato San Severino in cui sembrerebbe a rischio di chiusura la dialisi, del da Procida e di Castiglione di Ravello. Vogliamo risposte certe sulle procedure e sulle modalità di reclutamento, sulla stabilizzazione dei precari ma soprattutto certezze sul futuro dell'ospedale e sul futuro dei cittadini cavesi».

Dello stesso avviso anche Pietro Antonacchio, segretario generale della Cisl Fp Salerno. «In una Regione nella quale si muore 3 anni prima e in cui un medico a sua salvaguardia decide di andare ad operarsi da un'altra parte pur essendo uno specialista del settore - ha detto. "Qualcuno dovrebbe porsi qualche semplice interrogativo: potrebbe darsi che tale condizione di sovraccarico lavorativo, di assenza di personale ma soprattutto di mancanza di governo delle strutture sanitarie possa essere un elemento fondamentale. Negli ultimi tre anni gli operatori del comparto dell'Asl Salerno sono diminuiti di 391 unità, passando da 5672 agli attuali 5281 nel mentre il fabbisogno assistenziale è cresciuto. Tale eventualità è stata scongiurata nell'azienda "Ruggi" che annovera di contro oltre un centinaio di contratti a tempo determinato, giovani in attesa di essere stabilizzati per sconfiggere la piaga del precariato, ma che comunque non riescono a garantire la copertura del fabbisogno di personale. Una regione e una provincia che non dà certezze ai suoi giovani e ai suoi cittadini merita che si passi dai pronunciamenti ai fatti. Dare attenzione solo ai generali e non curarsi dei loro eserciti è il chiaro segnale di quanti hanno perso il contatto con le relative comunità di riferimento».

(fonte RTC Quarta Rete)

Se sei arrivato fino a qui, significa che apprezzi il nostro impegno nel fornire notizie libere e accessibili a tutti.

Per garantire un ambiente sicuro per i nostri lettori, abbiamo rimosso tutta la pubblicità invasiva, i cookie e i tracciamenti di terze parti.

Tuttavia, per continuare a offrirti un'informazione di qualità, il tuo aiuto è fondamentale. Anche un piccolo contributo può fare la differenza.

Sostieni Il Portico!

Scegli il tuo contributo con

Galleria Fotografica

rank: 106912105