Tu sei qui: Storia e StorieNuovo "San Leonardo", consigliere Galdi: «Addio all'ospedale di Cava?»
Inserito da (redazioneip), giovedì 11 gennaio 2018 17:31:42
«Le notizie che sono trapelate nella giornata di ieri, relative ai 400 milioni di euro destinati dal Presidente della Regione De Luca per la realizzazione del nuovo San Leonardo, alla sua localizzazione nell'area dell'ex. Finmatica a Salerno e all'avvio della procedura per individuare uno studio di progettazione internazionale dimostrano che i tempi per realizzare il nuovo nosocomio salernitano sono ormai maturi. Ma dimostrano anche che il tempo per mantenere aperto e funzionante il Santa Maria Incoronata dell'Olmo è prossimo a scadere», queste le parole dell'ex sindaco e consigliere di minoranza Marco Galdi che si è interrogato sul futuro dell'ospedale metelliano.
«Fra le notizie che pervengono da Salerno, apprendiamo anche che l'attuale struttura del Ruggi sarebbe conservata quanto alla torre cardiologica, ai percorsi di maternità e per la lunga degenza: insomma, sostanzialmente, ai circa 600 posti letto attualmente in funzione dell'attuale plesso salernitano si andrà ad aggiungere una nuova struttura il cui costo complessivo si aggira intorno ai 400 milioni. Se si tiene conto che in tutto l'AOU (Azienda universitaria ospedaliera) Ruggi d'Aragona è abilitata ad avere 1037 posti letto, è facile dedurre che ciò implica la chiusura del plesso di Cava e che a rischio risulta anche quello di Mercato San Severino - continua il consigliere di minoranza - Fino ad oggi l'inclusione dell'ospedale di Cava nell'azienda universitaria è valsa a mantenere aperta la struttura, nonostante fosse stata dichiarata dal decreto numero 49 del 2010 a posti zero. Oggi però la classe dirigente della Città non può far finta di niente e dire che va tutto bene».
«La nostra Città ha il diritto di sapere in che modo la Regione intende tutelare sul nostro territorio il diritto alla salute. - conclude l'ex sindaco - Come già sostengo da tempo, l'unica possibilità residua è quella che il nostro Ospedale torni a collocarsi nella rete dell'emergenza e quindi nell'ASL, redistribuendo in ambito regionale i posti letto, in modo da garantire ad un bacino d'utenza di circa 100.000 persone (Cava - Costiera) un punto di riferimento efficiente quantomeno per la prima emergenza. Credo siano maturi i tempi per portare nuovamente all'attenzione del nostro Consiglio comunale l'argomento e perché il Presidente De Luca faccia sentire la sua voce, dicendo una parola di chiarezza sul futuro del nostro ospedale».
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