Tu sei qui: Storia e StorieL'arte muraria a Cava de’ Tirreni: origini e sviluppo
Inserito da (redazioneip), lunedì 30 aprile 2018 14:55:41
Non tutti sanno che, tra il '400 e il '600, Cava de' Tirreni conquistò grande fama nell'arte muraria.
Già nella metà del quattrocento, nella sua opera "Il Novellino", lo scrittore Tommaso Guardati, detto Masuccio Salernitano o Masuccio da Salerno, riferisce che la città metelliana «fu sempre abbondantemente fornita di singolari maestri muratori e tessitori». Secondo gli storici, le costruzioni cavesi non erano sontuose ma si limitavano ad essere razionali ed utili.
Con l'avvento al trono di Alfonso d'Aragona, le costruzioni subirono una forte influenza dal linguaggio dell'architettura catalana: nacque un'architettura priva delle decorazioni gotiche e che dava risalto in maniera chiara alle strutture, realizzate in maggioranza con piperno, più tenero e facile da lavorare (episodi significativi sono presenti a Castagneto, nel palazzo Orilia, nei palazzi di Sant' Arcangelo, in località Torre, e di San Pietro nel Palazzo Cafaro).
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