Tu sei qui: Storia e StorieGiuliana De Sio ricorda Massimo Troisi: «Non potrò mai scordare la sua delicatezza»
Inserito da (redazioneip), giovedì 8 ottobre 2020 16:35:15
Tra i lavori più importanti della carriera di Giuliana De Sio spicca sicuramente "Scusate il ritardo", film diretto, interpretato e scritto dal compianto Massimo Troisi. Era il 1982 quando l'attrice originaria di Cava de' Tirreni conobbe il genio comico napoletano, il quale la volle a tutti i costi per la parte di Anna, la protagonista femminile del film.
La De Sio, tuttavia, stava attraversando un momento difficile. Il suo compagno, il regista Elio Petri, era gravemente malato.
«Massimo mi volle lo stesso. - ricorda la De Sio, intervistata da Eugenio Arcidiacono per Famiglia Cristiana.it - Piangevo tutti i giorni. Massimo con me fu delizioso. Quando Elio morì stavamo girando l'ultima scena, quella in cui minaccio di partire e lui trova il coraggio per implorarmi di non farlo. Allora io tentenno: "Non so, se devo essere sincera..." E lui: "No, perché? Puoi pure dire una bugia...". Il film finisce con questa scena così tenera. Nella realtà ero così stravolta dal dolore che Massimo riprese il mio volto praticamente al buio. Dopo gli ho sempre ripetuto di essere molto dispiaciuta di non essere riuscita a divertirmi lavorando con lui. Massimo rispondeva che sarebbe sicuramente ricapitato. Non è andata così».
Tra le scene più iconiche di "Scusate il ritardo" spicca quella in cui Troisi e la De Sio sono a letto insieme e ascoltano Napoli-Cesena alla radio. In quella scena il personaggio interpretato da Troisi, Vincenzo, per timidezza, pur di non rivelare i suoi veri sentimenti ad Anna, ascolta la radio fingendo di essere colpito dalla sconfitta casalinga degli azzurri.
«Massimo, con la sua leggerezza, ha descritto con grande profondità il dramma delle relazioni tra uomini e donne. Noi quando ci innamoriamo andiamo al settimo cielo. Se poi siamo pure ricambiate, è il massimo. Gli uomini invece non riescono a esprimere i loro sentimenti: hanno paura dell'amore, una paura che li imprigiona e che, almeno nella mia esperienza, alla fine si rivela distruttiva», ha concluso la De Sio.
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