Tu sei qui: Storia e Storie20 anni fa il terremoto di Assisi. Il terrore nella Basilica raccontato da Padre Enzo Fortunato [VIDEO]
Inserito da (Redazione), martedì 26 settembre 2017 17:10:05
di Padre Enzo Fortunato (per il Corriere della Sera)
Quel giorno - il 26 settembre 1997, alle 11.42 - ero nella Basilica superiore di San Francesco, ad Assisi, quando le volte improvvisamente si staccarono dall'alto e la navata si riempì di una polvere così spessa da formare un muro. Non c'era via d'uscita. Mi rivolsi al Custode, padre Giulio Berrettoni, che era vicino a me prima del boato. «Padre Giulio,» gli dissi terrorizzato, «dammi l'assoluzione!». Padre Giulio non aveva perso la calma. Eravamo una ventina nella Basilica, fra tecnici della Soprintendenza, amministratori locali, giornalisti, frati, per un sopralluogo dopo la scossa avvenuta alle 2.33 della notte precedente, che aveva provocato danni agli affreschi.
Il terremoto delle 11.42, di magnitudo 6.1 - che causò nella Basilica la morte di 4 persone e il crollo di alcune volte affrescate da Cimabue - si verificò mentre era in corso il sopralluogo. Per decisione del padre Custode, fortunatamente la verifica si svolse a porte chiuse. Padre Giulio non mi diede dunque l'assoluzione e mi prese per un braccio, trascinandomi a fianco dell'altare. In quel momento si aprì la porticina posteriore che portava, attraverso una rampa di scale, al chiostro di Sisto IV. Scendemmo e ci ritrovammo fuori con il Custode, con padre Nicola Giandomenico e altri. Mancava qualcuno tra i frati. Io ero allora padre spirituale dei postulanti - i giovani che si avviano a diventare religiosi - e quella mat-tina, alle 8, ne avevo confessato uno, Zdzislaw Borowiec. Prima della confessione gli avevo chiesto: «Hai paura di queste scosse?».
«No», mi aveva risposto, «l'avevo già previsto». Zdzislaw non c'era, così come non c'erano padre Angelo Api e i due tecnici della Soprintendenza, Bruno Brunacci e Claudio Bugiantella: tutti e quattro morti nel crollo. Toccò a me andare all'obitorio a riconoscere Zdzislaw e padre Angelo. Con il dolore dentro cominciammo a pensare alla ricostruzione della Basilica. Decisiva si rivelò la nomina, da parte del governo Prodi, di un commissario ad hoc, il professor Antonio Paolucci. Ciò permise di snellire le procedure in un momento in cui l'intero complesso monumentale - Sacro Convento e Basilica di San Francesco - era a rischio di altri crolli. La Basilica tornò ad aprire il 28 novembre '99, qualche settimana prima dell'inizio dell'anno del Giubileo. Il cuore del francescanesimo era tornato a battere.
Se sei arrivato fino a qui sei una delle tante persone che ogni giorno leggono senza limitazioni le nostre notizie perché offriamo a tutti la possibilità di accesso gratuito.
Questo è possibile anche grazie alle donazioni dei lettori. Sostieni l'informazione di qualità, sostieni Il Portico!
Scegli il tuo contributo con
rank: 101431109
Il 25 aprile in Italia si celebra la Festa della Liberazione dal regime fascista e dall'occupazione militare tedesca dell'esercito nazista, avvenuta nel 1945. L'occupazione tedesca e fascista in Italia non terminò in un solo giorno, ma si considera il 25 aprile come data simbolo perché nel 1945 coincise...
Nuovi dati sull’edilizia romana emergono dagli scavi in corso al Parco Archeologico di Pompei. Negli ambienti di antiche domus che lo scavo archeologico sta portando alla luce nella Regio IX, insula 10, sono riemerse importanti testimonianze di un cantiere in piena attività: strumenti di lavoro, tegole...
di Cava Storie Keld Helmer-Petersen (1920-2013) è stato un fotografo danese che ebbe buon successo in patria e in ambito internazionale, grazie alle foto a colori realizzate intorno la metà del Novecento. Il percorso iniziale di Helmer-Petersen fu da semplice autodidatta, in seguito si cimentò con lo...
Di Aniello Ragone Gli anni Cinquanta del secolo scorso furono fondamentali per la rinascita di molti stati europei. Archiviato il decennio precedente, quello della Seconda guerra mondiale, si pensò a rilanciare la vita economica e sociale di ogni nazione. Tra i settori in via di sviluppo, il turismo...
A ottantanove anni, si è spenta nella sua casa di Fallbrook in California Nina Farano Fortin, la "sposa bambina", cavese d'America e americana di Cava. Ha avuto appena due mesi per godersi il piacere di vedere la sua storia pubblicata su quel libro che aveva sempre sognato. Ma quel libro, "Nina" (una...
Abbiamo notato che stai usando uno strumento che blocca gli annunci pubblicitari.
La pubblicità ci permette di offrirti ogni giorno un servizio di qualità.
Per supportarci disattiva l'AdBlock che stai utilizzando.