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Scritto da Il Salernitano (admin), martedì 17 giugno 2003 00:00:00
Ultimo aggiornamento martedì 17 giugno 2003 00:00:00
Vandali in azione, nella notte tra domenica e lunedì, all'interno della villa comunale di Cava de' Tirreni. Sono passati circa due anni da quando il più grande parco pubblico cittadino, quello di viale Crispi, è stato riaperto al pubblico dopo un restyling completo voluto dall'ex Amministrazione comunale di centrosinistra, guidata da Raffaele Fiorillo. Ebbene, ancora una volta uno dei "polmoni verdi" della città è finito nel mirino di ignoti vandali. Episodi simili, purtroppo, si sono già registrati nel recente passato della villa comunale metelliana. I soliti ignoti, col favore delle tenebre, hanno potuto perpetrare all'interno del parco numerosi atti vandalici. Sono state divelte svariate panchine ed alcuni tavoli, distrutte piante ed aiuole. Colpiti dalla violenza gratuita persino i percorsi pedonali e danni ingenti sono stati inferti anche all'impianto di illuminazione, alla grande vasca centrale ed ai bagni pubblici, questi ultimi, tra l'altro, chiusi da alcune settimane per carenze igienico-sanitarie. L'Amministrazione comunale, guidata dal sindaco forzista Alfredo Messina, cerca di correre ai ripari ed ha già programmato una lunga serie di interventi straordinari per far ritornare il parco pubblico in perfette condizioni. Intanto, un piccolo processo, tutto interno al Palazzo di Città, è scoppiato all'indomani del deturpamento del parco. Al centro del dibattito è finita la scelta, operata dall'ex sindaco Fiorillo, di pavimentare la villa con taglime di tufo. Per essere tenuta in perfette condizioni di praticabilità, infatti, l'attuale pavimentazione necessita di ingenti somme di denaro e di altrettante energie umane, che vengono profuse dall'Ufficio Manutenzione del Comune, retto dall'assessore alla Manutenzione ordinaria, Giuseppe Gigantino. L'alternativa al taglime di tufo, stando alle parole del dirigente del Settore Urbanistica, l'ing. Antonino Attanasio, è rappresentata dalla sostituzione dell'attuale pavimentazione con sestini in cotto. Un materiale già ampiamente utilizzato dall'attuale Amministrazione comunale nei progetti di restyling degli altri parchi pubblici cittadini, con risultati finora accettabili. Ritornando, comunque, allo scempio perpetrato nella villa di viale Crispi, la città si interroga sui sempre più frequenti episodi di criminalità che stanno attanagliando la Vallata, un tempo considerata vera e propria oasi felice ai margini di un territorio, quello dell'Agro nocerino-sarnese, che dal canto suo sta profondendo energie per arginare i fenomeni legati alla microcriminalità. In Vallata, invece, sono in forte aumento gli atti vandalici, segno forse di un malessere delle nuove generazioni: si va dalle scritte contro il sindaco Messina ed il ministro Gasparri fino a veri e propri attentati incendiari, compiuti dalle mani di ignoti balordi. Il sindaco Messina cerca, dal canto suo, di minimizzare i fenomeni e di stemperare i toni. «Cava deve riacquistare - ha sottolineato il primo cittadino - il suo senso civico. Gli atti compiuti in città sono opera di scellerati, che passano il loro tempo ad imbrattare muri ed a distruggere aiuole e panchine». Intanto, i cittadini cavesi invocano misure concrete per arginare i fenomeni criminali. Al centro dell'attenzione l'assessore alla Sicurezza, Alfonso Laudato, al quale i cavesi chiedono al più presto misure urgenti, prima fra tutte l'accensione del sistema di telecamere, che dovrà vigilare su alcuni punti strategici cittadini.
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